Adu: «la legge ”ammazza lupi” della Regione Valle d’Aosta non serve a nulla»
Daria Pulz sollecita il governo regionale a redigere un piano regionale lupo
«La legge “ammazza lupi” dell’assessore Chatrian non serve a nulla, se non a raccogliere le preferenze degli allevatori». Commenta così la consigliera regionale di Adu Daria Pulz all’uscita dalla riunione di questa mattina, martedì 29 ottobre. La terza Commissione consiliare “Assetto del territorio” ha audito il responsabile dell’istituto Zooprofilattico Sperimentale della Valle d’Aosta, Riccardo Orusa, nell’ambito della trattazione del disegno di legge che contiene misure di prevenzione e di intervento concernenti la specie lupo.
No a strumentalizzazioni
«Anziché strumentalizzare il gravissimo episodio dell’abbattimento della lupa a Chȃtillon, la Giunta dovrebbe impegnarsi a sollecitare l’adozione del nuovo Piano nazionale lupo e a redigere quello regionale, senza il quale questa legge non ha alcun senso, dopo aver attivato concrete misure di salvaguardia dei diversi attori in gioco».
«Confidiamo nel Corpo Forestale Valdostano, per una sollecita individuazione del responsabile di questo gesto vigliacco e illegale». «Eravamo e restiamo contrari all’uccisione del lupo; non lo si può toccare in quanto specie protetta, salvo gravi situazioni di rischio e dopo aver messo in atto e monitorato, per un tempo congruo, ogni altra alternativa possibile».
«Oggi la Commissione non ha espresso parere su questo provvedimento, ma noi saremmo stati contrari e voteremo contro anche quando il disegno normativo approderà all’esame del Consiglio regionale. Gli allevatori più ingenui, sbagliando, pensano che, una volta approvata la norma, sarà automaticamente possibile eliminare i lupi. In realtà un organo tecnico nazionale, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, valuterà se ci sia una reale situazione di pericolo e se siano state preventivamente adottate tutte le altre misure di salvaguardia per la convivenza tra uomo e lupo».
(re.newsvda.it)