Viva il lupo, il lupo non si tocca, flash mob davanti a palazzo regionale
Striscioni e canti, anche ululati per protestare contro la legge 'ammazza lupi'
«Viva il lupo, il lupo non si tocca». Erano circa ottanta le persone che, nel tardo pomeriggio di mercoledì 20 novembre, si sono radunate in Piazza Deffeyes per protestare contro la legge sulla gestione del lupo in Valle d’Aosta che prevede, come estrema ratio, anche l’abbattimento; la norma sarà esaminata dal Consiglio Valle nella seduta di domani. Striscioni e canti, anche ululati. La posizione della protesta è chiara: «Il lupo non si tocca».
Intanto in una nota Legambiente «pur apprezzando i miglioramenti apportati al testo di legge» sulla gestione del lupo in Valle d’Aosta è «contraria alla possibilità, per quanto remota, di abbattimento di esemplari di una specie protetta dalla legislazione europea».
«L’abbattimento è infatti ritenuto dagli esperti del settore inutile, quando non dannoso, per la stessa protezione del bestiame, – aggiunge l’associazione – in quanto causa la frammentazione del branco e la presenza di un maggior numero di esemplari vaganti con conseguente aumento della predazione degli animali allevati». Legambiente condivide invece «tutte le misure del testo in oggetto atte a conciliare la presenza del lupo con le attività di chi vive e lavora in montagna».