Legge elettorale, ADU: questo modo di far politica fa schifo
Ambiente, Diritti e Uguaglianza punta il dito contro il presunto "baratto" chiesto da Elio Riccarand (Rete Civica) alla presidenza della Prima commissione consiliare, Patrizia Morelli (Alpe)
Legge elettorale, ADU: questo modo di far politica fa schifo.
«I dinosauri che minacciano Aosta non sono quelli comparsi recentemente all’Arco d’Augusto, ma quei politici che hanno una concezione privata, come fosse “cosa loro”, della politica».
Così ADU dopo aver appreso da newsvda.it di uno scambio di mail tra la presidente della Prima commissione consiliare, Patrizia Morelli (Alpe) e Elio Riccarand (Rete Civica), il quale chiedeva spiegazioni su una audizione del professor Pallante (in programma oggi, venerdì 29 novembre) in merito alla legge elettorale.
«Riccarand – che ricordiamo non è consigliere regionale e non era nemmeno un candidato – avrebbe intimato alla Presidente Morelli di evitare il confronto sulla nuova legge elettorale regionale e di bloccare l’audizione del costituzionalista Francesco Pallante, chiesta dalla consigliera Daria Pulz di Ambiente Diritti Uguaglianza rileva ADU -.
Ancora più grave, Riccarand avrebbe richiamato la consigliera Morelli al rispetto del baratto: il via libera all’abbattimento del lupo – provvedimento contestato da tutti gli ambientalisti e che in Trentino Alto Adige è costato alle due Province la bandiera nera di Legambiente – e il sostegno alla posizione soft della maggioranza sullo scandalo Pompiod (anche in questo caso, contro le richieste dei comitati) in cambio della legge elettorale.
Una concezione della politica vecchia, basata sul ricatto e lo scambio».
ADU bolla come «democraticamente brutta la risposta della Morelli, tesa a tranquillizzare Riccarand: la maggioranza audirà Pallante, ma non terrà conto dei suoi rilievi, perché tutto è già stato deciso o meglio barattato. La salvezza delle poltrone dei consiglieri e del governo Fosson in cambio di un confuso presidenzialismo alla valdostana»
Per ADU «questo modo di fare politica fa schifo: è indecente e inaccettabile. Non risponde all’esigenza di garantire un governo trasparente alla cittadinanza che, ancora una volta, rimane esclusa da una narrazione di pochi, decisa a porte chiuse e dalle quali noi di ADU VdA prendiamo con forza le distanze».
L’azione di ADU
«ADU – conclude la nota – continuerà, invece, a chiedere che il Consiglio si occupi dei reali problemi della società valdostana: la crisi industriale, la proposta di un’economia regionale compatibile con l’ambiente, il riconoscimento dei diritti di tutte e tutti. Quanto alla legge elettorale, la nostra posizione è chiara: pretendiamo un dibattito ampio e approfondito su un provvedimento che avrà ricadute importanti sulla nostra comunità».
In foto: Daria Pulz, consigliera di ADU
(re.newsvda.it)