Robot camerieri, i sindacati: «Al momento solo trovate pubblicitarie»
Le associazioni di categoria non sono preoccupate dall'avvento degli androidi in alcuni ristoranti di Aosta
Robot camerieri, i sindacati: «Al momento solo trovate pubblicitarie». Dopo il caso di Shan Dong, al “Sushi Wei” di piazza Mazzini ad Aosta è arrivato Lulù.
Ma in Italia, e soprattutto nella nostra regione, al momento la ristorazione 3.0 a base di umanoidi robotizzati che prendono il posto di camerieri o baristi è ancora lungi dall’essere vicina.
I sindacati: «I robot camerieri sono una trovata pubblicitaria»
Una delle questioni relative all’avvento di questi androidi è quella relativa all’occupazione. Le associazioni di categoria non sembrano al momento molto preoccupate da tali novità.
«L’automazione al posto dei camerieri in Italia e ancor di più in Valle d’Aosta è ancora molto lontana dall’essere una realtà – spiega Isabelle Buillet (Federazione Italiana Commercio, Alberghi, Mense e Servizi) CGIL -. All’estero, invece, per esempio negli USA o in Giappone, è già un must. Sicuramente, se nel prossimo futuro un imprenditore riuscirà a ottenere standard di qualità simili a quelli riportati dall’impiego di manodopera umana, allora si che si potrebbe iniziare a creare qualche preoccupazione al riguardo del futuro dell’occupazione tradizionale».
«Al momento – aggiunge il segretario regionale della UILTuCS Raffaele Statti – si tratta più che altro di trovate pubblicitarie messe in atto per attirare la clientela sempre più collegata al mondo della tecnologia e dei social network. Nessun allarme o apprensione per almeno i prossimi anni a venire».
Camerieri, baristi e tutte le altre categorie della ristorazione possono dormire quindi sonni tranquilli per il loro futuro prossimo. Automi, robot e androidi resteranno ancora principalmente delle gustose attrattive per i clienti e non diventeranno competitors per il proprio posto di lavoro.
«Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno». Uno sguardo nel passato per poter comprendere il futuro. Albert Einstein, a quanto pare, aveva già previsto tutto con largo anticipo.
Il servizio completo è disponibile su Gazzetta Matin in edicola da lunedì 27 gennaio e in replica digitale qui al prezzo di 1,20 euro.
Nella foto d’archivio: Raffaele Statti (a sinistra) e Isabelle Buillet (a destra). Al centro Giorgio Piacentini.
(sacha paternolli)