Estorsione e intralcio alla giustizia: assolti i fratelli Rodà
Il pm aveva chiesto condanne complessive per 10 anni; per il gup «il fatto non sussiste»
I fratelli Valentino, Enrico e Guido Rodà sono stati assolti dalle accuse di estorsione e intralcio alla giustizia. Il gup di Aosta Davide Paladino ha pronunciato sentenza di assoluzione «perché il fatto non sussiste».
Il pm Luca Ceccanti aveva chiesto, per i tre uomini, condanne per 10 anni di carcere complessivi.
Valentino Rodà, 52 anni, era finito in carcere a settembre 2018 per estorsione. Accusa dalla quale è stato assolto oggi, martedì 11 febbraio. Per lui Ceccanti aveva richiesto la pena di sei anni di reclusione.
La Guardia di Finanza aveva condotto le indagini e aveva contestato all’uomo estorsioni per un controvalore di centinaia di migliaia di euro.
Per i fratelli di Valentino Rodà, Guido (56 anni) ed Enrico (54), invece, l’imputazione era di intralcio alla giustizia.
Secondo l’accusa, i due uomini avrebbero spintonato e assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di tre testimoni prima dell’incidente probatorio del 31 ottobre 2018. La richiesta di condanna era di due anni di carcere.
Anche per loro il giudice per l’udienza preliminare ha pronunciato sentenza di assoluzione, con la stessa motivazione.
(t.p.)