Crisi in Regione, mancano i numeri per nuova maggioranza: elezioni anticipate
Alpe, Uvp e Stella Alpina gettano la spugna dopo aver tentato invano di evitare lo scioglimento del Consiglio regionale
Crisi in Regione: verso lo scioglimento del Consiglio Valle. Alpe, Uvp e Stella Alpina gettano la spugna; prendono atto del fatto che non ci sono i numeri né le condizioni per una nuova maggioranza.
Così in un comunicato. «Le differenze politiche e il preciso mandato di costituire maggioranze stabili, impossibile da raggiungere dopo la rinuncia dell’Union Valdôtaine, non hanno permesso di conseguire un obiettivo che con un po’ di buonsenso poteva essere raggiunto».
Le conclusioni
Con la convinzione di aver fatto tutto quanto era possibile fare, ringraziamo i nostri consiglieri regionali per la serietà e la responsabilità dimostrata anche in questa ultima fase della crisi politica. I movimenti Alpe, Uvp e Stella Alpina prendono atto, dopo la decisione dell’Union valdôtaine, dell’impossibilità di costituire una maggioranza e un governo stabile e credibile. Stupisce l’atteggiamento del movimento unionista che sfiducia di fatto il presidente Renzo Testolin e l’intero gruppo consiliare, e rinuncia a agire, lasciando precipitare la Valle verso la paralisi amministrativa, in un momento particolarmente difficile.
L’Uv sceglie di non scegliere e all’interesse collettivo antepone il regolamento dei conti interno. Democraticamente dobbiamo prenderne atto, ma non possiamo esimerci dall’osservare quanto questa decisione, presa forse in modo troppo emotivo, impatterà pesantemente per parecchi mesi sui servizi ai cittadini. L’economia regionale, la programmazione degli eventi, tutto sarà bloccato fino all’autunno.
Evitare lo stato di paralisi, dando prima applicazione al bilancio regionale, era invece l’obiettivo di Alpe, Uvp e Sa, che rilevano come questa fosse la posizione condivisa da tanti sindaci unionisti e dalla Jeunesse Valdôtaine, che ha dato prova di una maturità e di un senso di responsabilità che sembra invece passare in secondo piano fra gli unionisti di lungo corso.
Ringraziamo le forze politiche, i gruppi consiliari e i Consiglieri che si sono confrontati con noi con serietà e trasparenza per cercare di dare una risposta a questa situazione emergenziale. Le differenze politiche e il preciso mandato di costituire maggioranze stabili, impossibile da raggiungere dopo la rinuncia dell’Union Valdôtaine, non hanno permesso di conseguire un obiettivo che con un po’ di buonsenso poteva essere raggiunto.Con la convinzione di aver fatto tutto quanto era possibile fare, ringraziamo i nostri consiglieri regionali per la serietà e la responsabilità dimostrata anche in questa ultima fase della crisi politica».