Elezioni regionali: dopo Vesan, anche Maria Luisa Russo (M5S) rinuncia alla ricandidatura
La consigliera lo ha annunciato in un post su Facebook
Elezioni regionali: dopo Vesan, anche Maria Luisa Russo (M5S) rinuncia alla ricandidatura.
Dopo Luigi Vesan, un altro consigliere regionale pentastellato annuncia la propria volontà di non ricandidarsi.
Si tratta di Maria Luisa Russo che, ha annunciato su Facebook la sua decisione e perché. «Non sarò candidata alle prossime elezioni regionali – si legge – . Cinque anni fa ho accettato l’invito a candidarmi alle Comunali di Aosta e due anni fa alle Regionali con l’entusiasmo e la passione di chi si mette in gioco con l’unico obiettivo di offrire un contributo alla crescita del territorio in cui viviamo».
Riguardo a «questi due anni scarsi» di mandato, Russo spiega di aver assistito a una politica «quasi esclusivamente basata su giochi di potere interni ed esterni al Consiglio, fini a se stessi e non certo al raggiungimento di obiettivi a favore della nostra comunità. Interessi personali, visibilità e invidie ancestrali: questi i principali motori dell’attuale agire politico valdostano, con una conflittualità interna alle singole forze politiche e tra i vari partiti davvero alta e senza regole».
Sempre nel post, la consigliera del MoVimento 5 stelle aggiunge: «La politica non può più essere show. Dichiarazioni senza sostanza, affermazioni di intenti che non si realizzeranno mai. Deve essere approfondimento, visione, programmazione di azioni e controllo del risultati».
Riguardo alle motivazioni alla base della scelta di non ricandidarsi, Russo precisa: «La decisione di non ricandidarmi nasce dalla considerazione che non ci sono per me le condizioni e la motivazione necessarie per rinnovare questo importante incarico pubblico».
Infine, la consigliera si rivolge ai «futuri consiglieri regionali e comunali» affermando che «è davvero finito il tempo di distruggere. Ora è necessario ricostruire, partendo dall’Istruzione delle future generazioni, dal Lavoro, dall’Ambiente, dal Turismo e dai Trasporti fino ad una Sanità pubblica, che deve essere garantita a tutti».
(f.d.)