Coronavirus, Caminiti propone «la decadenza di tutti i consiglieri e per devolvere i loro stipendi alle attività in difficoltà»
L'ipotesi include dai consiglieri regionali a quelli comunali a partire dal 19 aprile i primi e dal 17 maggio i secondi
Decadenze di tutti i politici in carica – dai consiglieri regionali a quelli comunali a partire dal 19 aprile i primi e dal 17 maggio i secondi – per devolvere i loro stipendi a tutte quelle attività che sono costrette a chiudere o a limitare l’apertura al pubblico a causa del Coronavirus. E’ la proposta del consigliere comunale di Aosta Vincenzo Caminiti (Gruppo misto di minoranza). Parla della «creazione di un fondo per gli aiuti alle attività che vada ad aggiungersi ai provvedimenti dello Stato. Questo non farebbe che avvicinare le persone ad una politica più equa e giusta con tutta la popolazione».
La riflessione
Riflette. «Cittadini che perdono denaro per questa grave situazione e politici che continuano a percepire denaro con le tasse dei cittadini crea veramente disagio. Ognuno faccia la propria parte, la motivazione del rinvio delle elezioni e dovuta ad una emergenza e allora che sia emergenza per tutti».
Prosegue Caminiti. «Mi trovo d’accordo con il presidente del Celva Franco Manes e anche con il presidente della Regione valle d’Aosta Renzo Testolin di spostare le elezioni, vista l’emergenza sanitaria. Credo che l’autunno sia la possibilità più concreta e reale. Guardando però al problema economico che si sta delineando soprattutto per le piccole e medie imprese, sarebbe opportuno che rimanessero in carica per quanta riguarda la regione solo il presidente e una parte della giunta per mandare avanti l’ordinaria amministrazione mentre per gli enti locali solo i sindaci per lo stesso motivo, tutti gli altri eletti dovrebbero decadere alla data del 19 aprile (Regione) e 17 maggio (Comuni che vanno a scadenza).
Naturalmente non penso assolutamente che i consiglieri non servono a nulla ma in questa situazione di emergenza dove finita la legislatura non si convocheranno più consigli, ma penso a qualche milione di euro che verrebbero risparmiati».
(da.ch.)