Paolo Sammaritani (Lega): non al ritorno al centralismo
Il consigliere regionale del Carroccio risponde al vice segretario del Pd, Andrea Orlando
«Ritorno al centralismo? Ci opporremo in tutti i modi». A dirlo, sul suo profilo Facebook, è il consigliere della Lega Vallée d’Aoste, Paolo Sammaritani.
A scatenare la reazione è stata un’intervista al quotidiano La Stampa di Andrea Orlando in cui il vice segretario del Partito Democratico afferma che «La sanità va ricentralizzata».
«L’emergenza Covid-19 – scrive Sammaritani – e le reali o presunte responsabilità dei governi delle regioni più colpite per non avere gestito al meglio la questione sanitaria, ha improvvisamente risvegliato alcuni politici. Grillo e Orlando hanno iniziato a gridare che il sistema sanitario va riportato nelle mani dello Stato centrale».
Il dibattito
Un dibattito, quello fra i centralisti e federalisti, che per Sammaritani è ancora «aperto. Stiamo vivendo il consueto scontro politico tra “centro” e “periferia”, una dinamica storico-sociale che da sempre ritorna nella formazione e nella vita degli stati, sia nazionali che federali».
Un dibattito in cui si inserisce, gioco forza, anche la Valle d’Aosta, con la sua tradizione autonomista.
«Alcune forze politiche rappresentate sul territorio valdostano, non possono certo assecondare un ritorno al centralismo statale, come purtroppo è invece stato fatto anche dall’Union Valdôtaine in occasione del tentativo di riforma costituzionale operato dal PD di Renzi-Boschi».
L’affondo
«L’elefantiaco Stato centrale – prosegue il consigliere del Carroccio – non ha mai brillato per capacità di funzionamento, per snellimento delle procedure e per trasparenza amministrativa. Le recentissime vicende che hanno coinvolto un “carrozzone” come l’INPS ne sono la prova».
Nei giorni scorsi il sito dell’INPS era andato in sovraccarico a causa delle numerose richieste legate al bonus di 600 euro destinato alle partite Iva.
«Approfittare di questa emergenza del tutto eccezionale evidenzia carenze di sistemi sanitari come quello della Lombardia che è riconosciuto, al netto dei tagli causati proprio dalle politiche imposte dallo Stato, come fra i migliori in Europa e sicuramente anche d’Italia, per ridare forza al tentativo di spegnere le istanze autonomistiche di molte regioni, mi pare una forma di “sciacallaggio politico” alquanto meschino».
Tentativi di ritorno al centralismo ai quali «io ed il mio partito ci opporremo fortemente. Da sempre – conclude Sammaritani -, poniamo la nostra attenzione alla valorizzazione dei territori, delle identità, delle ricchezze dei diversi popoli e dell’efficacia dei governi di prossimità».
(re.aostanews.it)