Petizione: «Salviamo l’economia valdostana», lanciata su change.org
Primo firmatario è un artigiano Fabio Pieiller
Petizione. Veloci, salviamo l’economia valdostana. E’ la petizione lanciata da Fabio Pieiller, artigiano, sulla piattaforma change.org. E’ diretta alla Giunta e al Consiglio Regionale della Valle d’Aosta. Il salvataggio si articola in cinque mosse. Sostegno in conto capitale, meno burocrazia, l’eliminazione di tasse, imposte e contributi, nuovi sostegni e l’abbassamento del costo del lavoro.
Premessa
L’economia della Valle d’Aosta, soprattutto quella della filiera turistica con tutto il suo indotto, è sull’orlo di un tracollo epocale. Per la prima volta in Valle d’Aosta gli attori del tessuto economico (imprese, lavoratori autonomi e della terra, liberi professionisti, partite Iva, ecc.) e tanti cittadini valdostani sono uniti per chiedere al Consiglio Regionale della Valle d’Aosta di impegnarsi ad approvare una legge che prenda in considerazione e attui nel miglior modo possibile almeno cinque semplici azioni.
Le azioni
Sostegno in conto capitale a chi ha perso buona parte del fatturato nei mesi di marzo, aprile e maggio; soprattutto per le micro e piccole imprese che non riuscirebbero ad indebitarsi ulteriormente; sostegno a fondo perduto per mettere le attività in regola con le norme per la riapertura e sostegno per la ripartenza;
Istituzione di un ufficio unico “multi competente”, operativo e propositivo, che possa nell’immediato agevolare, snellire e prendere in carico tutte le eventuali pratiche e operazioni inerenti il riassetto organizzativo delle aziende per settori;
Eliminazione dei tributi alle imprese (imposte, tasse, contributi) per il periodo di chiusura obbligatoria causato dal covid-19; eliminazione delle imposte dirette per tutto il 2020 (concertazione con lo stato);
Impegno ad intervenire subito dopo con un ulteriore importante provvedimento che possa agevolare gli investimenti (sia a livello finanziario che burocratico) per tutte quelle aziende che dovranno rinnovarsi e rilanciare la loro offerta sul mercato ed in particolare prevedere tempi di restituzione da 10 a 15 anni; Occuparsi della “sburocratizzazione”, così da snellire al massimo le iniziative imprenditoriali; Semplificare i procedimenti aperti in ambito pubblico e bloccati causa covid-19 per agevolare la ripresa immediata del comparto pubblico e degli investimenti; ristrutturazione dell’indebitamento già esistente;
Impegno della Regione Autonoma Valle d’Aosta, di concerto con i sindacati, a dialogare con lo Stato per abbassare il costo del lavoro, che attualmente ostacola pesantemente la crescita occupazionale. Onde scongiurare irrimediabili fallimenti, una mobilitazione generale o comportamenti individuali che potrebbero avere pericolosi risvolti di crisi sociale in valle d’Aosta
La richiesta
Chiediamo che tali richieste siano attuate al più presto. In caso contrario chiediamo che nel giro di un mese venga convocato un tavolo di discussione tra tutti i rappresentanti del consiglio regionale, i primi firmatari di questo documento e almeno 1 rappresentante per ogni categoria aderente, i quali si impegneranno a rendere pubbliche le decisioni prese in tale incontro e decideranno quali azioni intraprendere affinché sia garantita la sopravvivenza della maggior parte delle imprese valdostane.
(re.aostanews.it)