Fase 2, Italia Viva chiede: «Riaprire la speranza con l’autonomia speciale»
Secondo il Movimento l'80% dei contagi da Covid19 è avvenuto in luoghi confinati
Fase 2. Italia Viva chiede di «riaprire la speranza con l’autonomia speciale». Lo fa in un comunicato dove fa l’analisi della situazione.
L’analisi
L’80% dei contagi da Covid19 è avvenuto in luoghi confinati: ospedali, Rsa, ambulatori medici, case private. Meno del 5% nei luoghi di lavoro, pochissimi all’aperto. Nella nostra regione 27 comuni non hanno casi di Covid19 o hanno persone in isolamento ma negative, i ricoverati in Rianimazione sono passati da 27 a 4.
Riaprire
«Sulla base di questi dati, Italia Viva Valle d’Aosta ritiene che, con le prescrizioni del documento tecnico dell’Inail, sia urgente avviare la ripresa delle attività economiche e professionali nella nostra regione, dal commercio al dettaglio alle attività di cura della persona, come i parrucchieri, già dal 4 maggio. Ed è anche tempo di riaprire le attività escursionistiche sul territorio nei limiti del distanziamento fisico e delle eventuali protezioni individuali. E’ inoltre necessario studiare modalità e criticità della riapertura degli asili nido e delle scuole di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di essere pronti a settembre, ma per alcune tipologie potrebbero configurarsi le condizioni di un riavvio più precoce».
L’autonomia
«E’ tempo di farci forti della nostra autonomia speciale e della necessità di adattare norme nazionali ad un territorio così particolare come quello valdostano. Se il Presidente del Consiglio va avanti con i Dpcm, la cui costituzionalità è stata messa in dubbio dalla attuale Presidente dalla Corte costituzionale, nonché da più suoi predecessori, la Valle d’Aosta deve rivendicare il diritto di attuarlo nei modi più consoni alla propria specificità. Italia Viva Valle d’Aosta denuncia inoltre i gravi ritardi nell’attività della Commissione paritetica e si farà interprete presso i propri gruppi parlamentari e le rappresentanti nel Governo nazionale perché si riavvii l’attività di tale commissione per rispetto della nostra Autonomia speciale».
(re.aostanews.it)