Giornata mondiale degli infermieri: «più attenzione, ma non siamo eroi»
ATTUALITA'
di Luca Mercanti  
il 12/05/2020

Giornata mondiale degli infermieri: «più attenzione, ma non siamo eroi»

Oggi, 12 maggio, la ricorrenza istituita nel 1965

«Non siamo eroi, noi facciamo “solo” il nostro lavoro». Lo dicono gli infermieri italiani, mai come in questi primi mesi dell’anno in prima linea a causa del Covid-19.

Dodicimila contagiati, 38 morti, 4 suicidi. In occasione della giornata internazionale degli infermieri, che si celebra oggi, 12 maggio, vengono ricordati i numeri della pandemia e il sacrificio di chi ha combattuto in prima linea. E viene richiesta più attenzione per questa categoria tante volte ignorata.

Fortunatamente, in Valle d’Aosta non si sono registrati decessi né tra infermieri né tra Oss e tra medici. Anche se i contagi sono stati parecchi.

La lettera del ministro della Salute, Roberto Speranza

«Nella prova durissima che l’Italia si è trovata ad affrontare, l’impegno speso per vincere questa sfida ha assunto il volto degli infermieri che, insieme ai medici e agli altri professionisti e operatori sanitari, abbiamo visto in prima linea nei giorni più drammatici», scrive il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella lettera inviata alla Fnopi (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche) – che ne ha diffuso il testo – per la giornata internazionale degli infermieri. Il volto di una professione, e della storia che celebriamo oggi sinonimo di vocazione al servizio degli altri. Il vostro lavoro, da sempre essenziale al funzionamento del Servizio sanitario nazionale, mai come in questa stagione ha rivestito, e rivestirà sempre di più, un ruolo fondamentale nei servizi sul territorio, negli ospedali, ma anche a domicilio, nel contatto stretto con le famiglie. Lavoro che va sostenuto con un impegno altrettanto concreto da parte dello Stato per una tutela forte del diritto costituzionale alla salute».

La replica della Fnopi

«Ringraziamo il ministro per le sue parole – ha commentato la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli – e gli assicuriamo che gli infermieri, come è stato da sempre e sempre sarà in futuro, avranno come primo obiettivo del loro agire la salute degli assistiti e il soddisfacimento pieno dei loro bisogni. Soprattutto, come ha ben sottolineato, sul territorio dove le esigenze sono spesso più forti e continue e dove proprio la pandemia ha dimostrato come troppe volte, siano esse Covid o non Covid, le persone restano sole. Questo non accadrà mai: il tempo di relazione per noi è tempo di cura. E per questo il nostro impegno è a non lasciare mai solo nessuno».

Il messaggio dell’assessore alla Sanità, Mauro Baccega

«Questa giornata – ricorda l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Mauro Baccega – è stata istituita nel 1965 dal Consiglio Internazionale degli Infermieri (International Council of Nurses – ICN) e dal 1974 si celebra il 12 maggio, anniversario della nascita di Florence Nightingale, la quale è considerata la fondatrice della moderna assistenza infermieristica. Mai come quest’anno celebrare questa giornata diventa importante per riconoscere il prezioso lavoro che quotidianamente svolgono le tante infermiere e infermieri impiegati in Ospedale, negli ambulatori territoriali e nelle Strutture socio-assistenziali del territorio. In questi due mesi di pandemia, attraverso le numerose immagini diffuse da tutti i media, abbiamo imparato a vedere questi professionisti all’opera, sempre presenti a supporto dei medici e a fianco dei pazienti.A tutte le infermiere e infermieri valdostani – conclude l’Assessore Mauro Baccega – va il mio personale ringraziamento e quello del Governo regionale per l’impegno profuso nella lotta al Covid-19, e per le quotidiane cure prestate a tutti i pazienti valdostani».

(re.aostanews.it)