Coronavirus Valle d’Aosta, l’indice di contagio per l’Istituto di Sanità scende allo 0,8
Il bollettino di oggi, venerdì 29 maggio, sull'andamento del Coronavirus in Valle d'Aosta registra nessun decesso e nessun contagio, quattro guariti in più
Coronavirus: in Valle d’Aosta l’indice di contagio scende dall’1.06 allo 0.8.
A dirlo è l’Istituto Superiore di Sanità sulla base dei dati degli ultimi 15 giorni.
Nell’ultima analisi fatta il 15 maggio, l’istituto aveva stimato per il territori regionale un indice di contagio superiore all’1 (1.06).
Il bollettino di aggiornamento
Il bollettino di aggiornamento COVID-19 di oggi, venerdì 29 maggio 2020, indica che nelle ultime 24 ore, non è stato rilevato nessun nuovo caso positivo, su 85 persone testate.
La terapia intensiva rimane vuota. Attualmente in Valle d’Aosta il numero dei casi Covid positivi è di 62 unità (4 in meno di ieri), di cui 12 ricoverati nei reparto Covid dell’ospedale Parini di Aosta.
A seguito dell’importante campagna di screening mediante tampone, avviata sul territorio regionale, la Valle d’Aosta mantiene un numero rilevante di casi testati in rapporto alla propria popolazione, con una percentuale pari all’9,2 (11.572 gli abitanti sottoposti a tampone).
I guariti totali ad oggi sono 977 (4 in più di ieri). Il totale dei tamponi effettuati fino a oggi è di 14.759.
Lo screening
Per quanto riguarda l’attività di screening rivolta alla popolazione, sono attualmente tre i filoni attivati sul territorio regionale: test con tamponi rivolti ai lavoratori più esposti al rischio di contagio, un’indagine sierologica regionale attualmente destinata al personale sanitario e l’indagine di siero-prevalenza della popolazione con prelievo venoso avviata a livello nazionale e realizzata in Valle d’Aosta attraverso la Croce Rossa Italiana (CRI) ad un campione di persone residenti.
Domenica 31 maggio 2020, terminerà la sperimentazione screening mediante tampone sulle categorie professionali più a rischio predisposta dal Capo della Protezione civile della Valle d’Aosta.
Dall’inizio di maggio, con una media giornaliera di circa 200 tamponi, sono state testate 3.492 persone appartenenti a varie categorie professionali operanti sul territorio regionale, maggiormente a rischio: sanitari, forze dell’ordine, dipendenti del carcere di Brissogne e guardie carcerarie, polizia locale, vigili del fuoco effettivi e volontari, sindaci, farmacisti, dentisti, autisti del trasporto pubblico regionale, dipendenti della piccola e grande distribuzione, dipendenti regionali e dei pubblici ministeri, dipendenti delle imprese funebri, operatori del Soccorso Alpino Valdostano e giornalisti.
La campagna sperimentale di screening diagnostico, mediante esecuzione di tampone naso-faringeo si è posta l’obiettivo di individuare i positivi anche asintomatici al fine del loro necessario isolamento e successivo tamponamento.
Da circa due settimane, a livello regionale è partita un’indagine sierologica regionale le cui analisi e refertazioni sono in capo alla Struttura semplice Microbiologia, parte della Struttura complessa Analisi Cliniche dell’Ospedale Parini di Aosta.
Se il tampone è un esame finalizzato a individuare la presenza del virus nel materiale biologico prelevato, gli esami di laboratorio su siero, al momento eseguiti al personale sanitario su base volontaria, hanno lo scopo di ricercare gli anticorpi (detti IgG), prodotti più tardivamente dal sistema immunitario, anticorpi che si trovano nel sangue a partire da un paio di settimane dal contagio con SARS-CoV2 e che permangono poi per un periodo di tempo non ancora noto.
Nel caso il test sierologico risultasse positivo, si procede all’esecuzione del tampone in modo da identificare il prima possibile persone potenzialmente contagiose. Ad oggi, risultano eseguiti circa 1.000 esami sugli operatori sanitari. Da qualche giorno, è partita anche in Valle d’Aosta, l’indagine di siero-prevalenza della popolazione promossa su tutto il territorio nazionale dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istat e su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile.
Il campionamento prevede il coinvolgimento di 3.788 persone, residenti in 42 comuni. L’indagine potrà stimare la reale circolazione dell’infezione virale occorsa sinora in Italia, ovvero quante persone sono venute a contatto con il virus.
(re.aostanews.it)