Elezioni: l’appello di Dora Valle d’Aosta: «Votate le donne»
L'associazione Dora - Donne in Valle d'Aosta alle prossime elezioni -Regionali e Comunali- sostiene il voto dato alle donne
Elezioni: l’appello di Dora Valle d’Aosta: «Votate le donne».
Aumentare in modo significativo la rappresentanza femminile negli organismi decisionali del territorio, nel Consiglio regionale e nei Consigli comunali, è l’obiettivo di Dora – Donne in Valle d’Aosta.
Per questo l’associazione lancia un appello chiaro a tutte le elettrici e gli elettori che saranno chiamati alle urne, domenica 20 e lunedì 21 settembre, per il rinnovo del Consiglio regionale e dei Consigli comunali di 66 paesi.
«La nostra Associazione – si legge in una nota -, fortemente critica nei confronti delle legge elettorale regionale vigente, che non prevede la seconda preferenza di un genere diverso contrariamente a quanto previsto nelle altre Regioni italiane (fatto che, in alcuni casi, ha reso necessario l’intervento redente dello Stato in merito), esprime seria preoccupazione per l’esito del voto e per la rappresentanza femminile che potrebbe scendere ai minimi storici, e invita pertanto la popolazione tutta a votare donna e in particolare le donne candidate nelle liste che rispecchiano il sistema di valori in cui ci riconosciamo: pari diritti per tutt*, anti sessismo, antirazzismo, antifascismo».
Le istanze di Dora
L’associazione, ritenendo che la piena parità nella rappresentanza di generi sia ancora lontana, evidenzia una serie di temi che «la politica e le istituzioni hanno il dovere di affrontare al più presto».
- 1) Riformare immediatamente la legge elettorale del Consiglio Regionale prevedendo la doppia preferenza di genere
- 2) Dare un segnale forte mettendo risorse per iniziative concrete di sostegno alle donne che lavorano e modificando il sistema di accesso ai servizi di accoglienza per la prima infanzia che oggi, proprio durante l’emergenza COVID-19, risultano escludere una parte notevole di genitori gravando ulteriormente sulle donne
- 3) Mettere in atto azioni concrete per la prevenzione contro la violenza di genere in particolare attraverso iniziative rivolte ai/alle giovani e agli/alle adolescenti
- 4) Avere un piano di assistenza sanitaria specifico per le donne, che consenta di aumentare i livelli di prevenzione e di accesso ai servizi (a cominciare dai programmi di screening)
- 5) Mettere in atto politiche di sostegno e accompagnamento alle donne che svolgono ruolo di caregiver, sovente con familiari gravemente disabili e anziani, in particolare un sostegno economico, ma anche innovazioni in termini di accesso ai permessi laddove la contrattazione collettiva regionale lo permette
- 6) Promuovere tutte le azioni che dal punto di vista culturale, politico ed economico mirino a sostenere il pieno esercizio dei diritti delle donne, dei minori, di tutti i soggetti deboli che in questa società vivono discriminazioni e si trovano in difficoltà. Esempi concreti possono essere corsi di lingua italiana, doposcuola gratuiti e aree gioco, ludoteche per bambini e ragazzi, progetti di inserimento lavorativo e sociale.
- 7) Promuovere nella città di Aosta e sul territorio luoghi di incontro e di dialogo tra generazioni e tra culture, delineare progetti e attività che contrastino in modo netto e chiaro qualsiasi forma di razzismo, intolleranza e discriminazione di qualsiasi natura
- 8) Progettare e mettere in atto programmi di recupero attraverso progetti di volontariato per coloro che dovessero compiere atti di bullismo, discriminazione e violenza.
Le conclusioni
L’associazione Dora – Donne in Valle d’Aosta, si dice disponibile «a collaborare con le forze politiche per la realizzazione di quanto sopraesposto ed è disponibile a un confronto con chiunque lo ritenesse opportuno».
Dora inoltre insiste su come non sia «accettabile una società in cui venga riaffermato un obsoleto modello patriarcale, negando alle donne percorsi di progresso ed emancipazione, lavoro e autonomia, spazi di libertà e di autodeterminazione. Non possiamo accettare la cultura di chi definisce gli atti in base al colore della pelle di chi li compie o che mette in discussione il diritto all’aborto».
L’associazione conclude rivolgendosi alle elettrici e agli elettori: «Ribadiamo pertanto il nostro appello alle elettrici e agli elettori a valutare attentamente i programmi elettorali e a non fidarsi delle narrazioni tossiche di certi politici che producono solo odio e violenza. I terribili episodi degli ultimi giorni sono purtroppo l’ennesima dimostrazione che certi messaggi sono ispirazione di azioni terribili, l’uccisione di due persone la cui serena “differenza” dava evidentemente fastidio ai violenti intolleranti – Willy Monteiro Duarte e Maria Paola Gaglione – è il sintomo purtroppo di una società che ha introitato valori distorti iniettandoli nei più giovani».
«Siamo certe che la Valle d’Aosta, da sempre terra di migranti e di accoglienza, di tolleranza e di inclusione anche per via della sua natura plurilingue e cosmopolita, non possa dare spazio a certe visioni retrograde, misogene, razziste e violente.Con questo spirito, di preoccupazione, ma anche di fiducia nella possibilità di fare rete per costruire un futuro migliore per tutt*, condividiamo lo spirito di chi vuole manifestare il proprio legittimo dissenso e ribadire un chiaro e forte rifiuto della cultura dell’odio e della discriminazione».
(re.aostanews.it)