Sentenza Geenna, le reazioni degli avvocati di Raso, Carcea e Prettico
Tutti gli imputati sono stati condannati dal Tribunale di Aosta
«Aspettiamo la motivazione della sentenza per capire cosa ci sia sfuggito fino a oggi. Per quanto in un processo sia possibile qualsiasi soluzione, guardando gli atti questa soluzione qui non l’abbiamo proprio vista. La sentenza? Come detto dovremo cercare di capire quello che ci è sfuggito». Così l’avvocato Nilo Rebecchi, che insieme alla collega Barbara Cocco difende Nicola Prettico, all’uscita dal Tribunale di Aosta. Il Collegiale presieduto da Eugenio Gramola ha appena condannato tutti e cinque gli imputati del processo Geenna su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta.
Il legale dedica un pensiero anche all’assistito, in carcere dal 23 gennaio 2019: «Non ci vuole una particolare sensibilità per immaginare il suo stato d’animo».
Gli avvocati Ascanio Donadio e Pasquale Siciliano
Non ha molta voglia di parlare Pasquale Siciliano, legale di Antonio “Tonino” Raso (insieme all’avvocato Ascanio Donadio), che prima dedica attenzioni alla famiglia del suo assistito, poi si concede una rapida battuta. «Onestamente non ce l’aspettavamo – sussurra -. Non c’è davvero altro da dire».
Sfilano via senza colpo ferire Claudio Soro e Francesca Peyron, legali di Monica Carcea e Alessandro Giachino. «Non rilascio commenti – spiega Soro -, né in caso di vittoria né, tantomeno, in caso di sconfitta».
Qui il commento della difesa di Marco Sorbara.
(al.bi.)