Institut Agricole: il Collegio si fa in quattro per 145 convittori
La scuola si è riorganizzata ricorrendo a strutture esterne per gli studenti: il seminario maggiore, l'albergo The Lodge, due dei tre piani della scuola e la cascina di Montfleury.
Institut Agricole: il Collegio si fa in quattro per 145 convittori.
L’Institut Agricole Régional si riorganizza, ricorrendo a strutture esterne per ospitare i Convittori, in attesa che si concludano i lavori su uno dei tre piano del Convitto nella sede di regione La Rochère e che parte degli studenti possano rientrare.
La riorganizzazione
«Una modalità inedita: la impariamo noi adulti cammin facendo insieme ai ragazzi, ci adattiamo insieme a vivere una nuova socialità, abituandoci a nuovi comportamenti per tutta la comunità scolastica».
Così il direttore del Collegio Maurizio Merli ha commentato il ritorno a scuola dei 227 ragazzi iscritti all’Institut Agricole Régional.
«Abbiamo sfruttato i due ingressi già disponibili e organizzato due diversi orari di frequenza, il primo dalle 7.50 e il secondo 50 minuti più tardi – ha commentato il direttore didattico dell’Institut Michele Sigaudo -. Così facendo differenziamo anche gli intervalli – sia per orario che per luogo di svolgimento e fino a quando sarà possibile, la pausa si terrà negli spazi esterni della scuola.
Ogni classe ha individuato il proprio percorso di accesso e abbiamo anche differenziato gli orari dei pasti per gli studenti convittori e semiconvittori in tre turni per il pranzo e due per la cena per evitare l’affollamento della sala mensa.
Per lo stesso motivo abbiamo accorpato le ore di educazione fisica e abbiamo acquistato due termoscanner con i quali misuriamo la temperatura dei ragazzi.
Il bilancio dei primi giorni dalla rentrée è positivo, devo dire che il certosino lavoro preventivo ha permesso di avere un nuovo modello organizzativo funzionante; lavoreremo qua e là a qualche aggiustamento ma direi che possiamo ritenerci soddisfatti.
Abbiamo anche riorganizzato l’alternanza scuola-lavoro nella nostra azienda di Montfleury; alcuni studenti stanno vivendo le loro esperienze all’estero e siamo al lavoro per favorire i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento degli studenti hors frontières, nel rispetto delle nuove regole».
Come si è riorganizzato il Convitto
La nuova organizzazione dell’Institut Agricole non può prescindere dal Convitto.
Su 227, sono 145 gli alunni convittori – dal lunedì al venerdì con pernottamento incluso e semiconvittori, dal lunedì al venerdì con orario 8-19.
«Le nuove norme ci hanno obbligati ad applicare il principio della residenzialità diffusa – spiega il direttore del Collegio Maurizio Merli – coinvolgendo strutture esterno all’Institut per il nostro patto di accoglienza dei ragazzi.
Dopo un’estate di trattative e accordi, abbiamo trovato una soluzione che almeno per il momento soddisfa le esigenze di tutti. All’albergo The Lodge di via Viseran sono ospitati 31 ragazzi di terza e quarta mentre 14 convittori maschi di quinta sono ospitati al seminario maggiore di via Xavier de Maistre.
La nostra storica struttura residenziale su tre piani non è completamente disponibile; abbiamo dovuto chiudere un piano poiché dotato di bagni in comune.
A breve dovrebbero partire i lavori che ci consentiranno di dotare di 9 nuovi bagni e tornare a ospitare i nostri studenti; attualmente sono 58 gli alunni ospiti delle classe prime e seconde.
Al Foyer del MontFleury hanno trovato casa 42 ragazzi di prima, seconda e del professionale.
Anche grazie alla gratuità dei mezzi pubblici di trasporto, i ragazzi si muovono in autonomia o a piedi.
Abbiamo organizzato tre turni per le colazioni, tre per il pranzo e due per la cena.
E’ stato un lavoro di riorganizzazione complesso; non soltanto la logistica, anche il ruolo degli educatori si è trasformato. Per quanto riguarda la nuova residenzialità, i ragazzi sembrano reagire positivamente; le camere al De Lodge sono temporanee, sino a quando non saranno disponibili quelle in sede mentre i ragazzi ospiti al seminario staranno lì fino alla conclusione dell’anno scolastico.
Bisogna fare un po’ i carabinieri per il rispetto delle regole, soprattutto per l’utilizzo della mascherina per i trasferimenti interni, ma tutto sommato l’approccio è positivo.
Ripeto, è una modalità inedita per tutti, dai ragazzi, agli educatori, fino al personale ausiliario. Il modello educativo è cambiato; continueremo a sensibilizzare i ragazzi perchè queste regole non siano vissute come vincoli ma come opportunità per vivere un’esperienza scolastica che altrimenti non sarebbe possibile».
Nella foto grande, in alto, l’albergo The Lodge, in via Viséran, ad Aosta che ospita 31 studenti convittori dell’Institut Agricole Régional.
(cinzia timpano)