Coronavirus: didattica a distanza per sette classi dell’Institut Agricole Régional
L'Institut ha scelto di attivare la dad per altre cinque classi (oltre alle due già in quarantena) per garantire le ore di lezione agli studenti e per preservare i docenti.
Coronavirus e scuola: didattica a distanza per sette classi dell’Institut Agricole Régional.
Sono sette, complessivamente, le classi dell’Institut Agricole Régional che hanno attivato la didattica a distanza, così come previsto dal Piano per la didattica integrata che le scuole hanno predisposto per l’avvìo dell’anno scolastico.
Da ieri, martedì 6 ottobre, cinque altre classi si aggiungono alle due già in DAD perchè in quarantena, dopo i casi di positività di due studenti, uno per classe.
Spiega il direttore didattico dell’Institut Agricole Régional Michele Sigaudo: «ai quattro docenti già in isolamento si sono aggiunti nove altri insegnanti e un educatore.
Attivare la didattica a distanza è una scelta obbligata, un po’ per garantire le ore di lezione ai ragazzi e un po’ per preservare i docenti che abbiamo a disposizione.
E’ anche una questione di qualità didattica: il nostro problema principale è la specificità delle discipline di insegnamento, penso ad esempio all’indirizzo legato alle produzioni animali o alle produzioni vegetali.
Non è che negli elenchi dei supplenti disponibili ci siano così tanti laureati in Agraria…
Per ora la didattica a distanza è programmata per questa settimana; sul fine settimana, valuteremo se prorogarla o tornare in classe, se, come ci auguriamo, non si verifichino nuovi casi e necessità di altri isolamenti precauzionali».
Una delle classi in quarantena potrà tornare in classe lunedì 12 ottobre; per l’altra classe, il periodo di isolamento si concluderà venerdì 16 ottobre.
Nelle altre scuole
Sono una ventina gli studenti Covid positivi; gli studenti in quarantena sono circa 300 e una cinquantina gli insegnanti.
La questione test rapidi
Non sembrano brevi i tempi per avere a disposizione i test antigenici rapidi, utili perchè in soli 15 minuti forniscono l’esito e fondamentali per operare uno screening rapido sulla popolazione scolastica.
L’utilità è stata sottolineata dal ministero della Salute, attraverso la circolare del 29 settembre, firmata dal direttore generale Giovanni Rezza che ha evidenziato «l’utilità dei test antigenici come strumento di prevenzione nell’ambito scolastico».
«La gara per la fornitura dei test è in seno alla Protezione Civile nazionale – ha commentato il capo della Protezione Civile valdostana Pio Porretta – approfondiremo il tema».
Scade alle 18.30 di domani, giovedì 8 ottobre, il termine per presentare le offerte per la fornitura di 5 milioni di test rapidi per la rilevazione di antigeni specifici da Sars-CoV2.
La richiesta pubblica di offerta è firmata dal Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri.
Nella foto in alto, studenti all’Institut Agricole Régional in un frame del video ‘L’école RE-PART’.
(cinzia timpano)