Nuovo governo, Marguerettaz alla Lega: «Dialogo costruttivo senza brandire la clava»
Il vicepresidente del Consiglio mette in guardia dagli slogan e dagli sterili scontri frontali
Nuovo governo, Marguerettaz alla Lega: «Dialogo costruttivo senza brandire la clava». Aggiunge: «Nessun leader nazionale ci ha sponsorizzato». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio Aurelio Marguerettaz replicando agli interventi degli 11 leghisti in Consiglio Valle.
«Senza piaggeria ritengo che gli interventi fatti siano tutti da ritenere, siano preziosi, sono interventi di cui sicuramente terremo conto». Fa notare: «Il compito dell’opposizione è più semplice, basta andare sul territorio, raccogliere le criticità e rappresentarle in aula. Ma un conto è mettere sul tavolo i problemi e un conto è dare soluzioni. Le risorse non sono illimitate e le risposte devono essere progressive». Invita a ragionamenti costruttivi e a «non brandire la clava». «Noi abbiamo fatto il nostro percorso. Non abbiamo usato stratagemmi. Potevate fare le vostre consultazioni. Non abbiamo escluso nessuno». Del programma dice: «Siamo in un working progress: le cose che abbiamo scritte andranno implementate e valutate».
L’analisi del voto
Passa all’analisi del voto: «Amici della Lega è vero, il vostro è stato un buon risultato, siete il primo partito in Valle ma degli oltre 15 mila voti presi ce ne sono quasi 7 mila senza l’espressione della preferenza. Ma questi hanno votato voi o Salvini? Il maggior numero dei voti senza preferenze è patrimonio del vostro partiti e voi, non a caso, avete chiamato, in campagna elettorale il vostro leader». A chi dice che l’accordo con i progressisti sia stato dettato da Roma ribatte: «Ma quale giunta Zingaretti, noi Zingaretti non l’abbiamo mai fatto venire. Nessun leader ci ha mai sponsorizzato né sulle reti Rai né su quelle Mediaset.
Bando agli slogan
Credo che per il bene della Valle d’Aosta si debba mettere in atto un confronto, anche duro sui contenuti, ma che deve essere fattivo. Al lupo non si può sparare, Planaz. Il problema è trovare una soluzione senza fare slogan, senza facile populismo». Ha concluso: «Io credo che si debba avere come traguardo il 2025 e, alla fine del mandato, poter dire per amor proprio: abbiamo contribuito a migliorare la Valle d’Aosta e questo non si ottiene con le guerre ma con il dialogo».
Ha aggiunto Luciano Caveri (VdA Unie) «Mancano elementi importanti che ci proiettano verso il futuro? Forse. Li aggiungeremo. Il mio auspicio è che ci possano esserci dei punti a capo. Sulle riforme istituzionali è necessaria la collaborazione».
(danila chenal)