Caso Longarini, assolto in Appello l’ex procuratore di Aosta
I giudici del secondo grado hanno confermato l'assoluzione pronunciata dal gup in primo grado
Caso Longarini, assolto in Appello l’ex procuratore di Aosta.
Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Si è concluso così il processo di secondo grado per l’ex procuratore facente funzioni di Aosta Pasquale Longarini (avvocati Claudio Soro e Anna Chiusano). La Corte d’Appello di Milano ha assolto con formula piena anche gli altri due imputati: l’imprenditore Gerardo Cuomo (difeso da Maria Rita Bagalà e Alessandro Argento) e dell’albergatore Sergio Barathier (avvocati Jacques Fosson e Fulvio Simoni).
Confermata dunque, almeno per quanto riguarda il dispositivo, la sentenza di primo grado con cui il gup lombardo aveva assolto tutte e tre le persone portate alla sbarra dalla Procura di Milano.
La vicenda
Le accuse, a vario titolo, andavano dall’induzione indebita alla rivelazione del segreto d’ufficio, passando dal favoreggiamento.
Secondo gli inquirenti, Longarini fino al 31 gennaio 2016, essendo titolare di un procedimento penale a carico di Barathier, in accordo con Cuomo, avrebbe sollecitato l’albergatore a effettuare forniture di prodotti dal Caseificio valdostano (di proprietà di Cuomo) per l’albergo Royal e Golf (di Barathier).
In aggiunta, sempre per l’accusa, nell’aprile 2015 il magistrato avrebbe aiutato Cuomo a eludere le investigazioni condotte dalla DDA di Torino, rivelandogli il fatto di essere (Cuomo) sottoposto a intercettazioni telefoniche. Nel dettaglio, sempre per la Procura, Longarini avrebbe rivelato a Cuomo che i Carabinieri avevano acceso i riflettori sui rapporti tra l’imprenditore e Giuseppe Nirta (ucciso in Spagna), che all’epoca indagato in Geenna.
In primo grado, tutti e tre gli imputati erano stati assolti e, nelle motivazioni, il gup aveva evidenziato come il fascicolo d’indagine fosse «molto ampio», ma «sul piano quantitativo, è di scarso o nullo rilievo» per valutare le «accuse che sono state contestate».
Il processo
Il processo d’Appello si è aperto intorno alle 11.30 con la requisitoria del pg Fabio Napoleone, il quale ha chiesto 3 anni di reclusione per Longarini, 2 per Cuomo e 2 mesi per Barathier.
Hanno poi preso la parola gli avvocati difensori. La prima arringa è stata quella dell’avvocato Soro, il quale ha ribadito i concetti espressi in primo grado e confermati nelle motivazioni della sentenza del gup di Milano. Hanno poi preso la parola gli avvocati Bagalà e Argento che, dopo aver respinto la tesi dell’accusa, hanno chiesto l’assoluzione per il loro assistito. Dopo le arringhe di Fosson e Simoni, infine, è stato il momento del legale Anna Chiusano.
I giudici si sono quindi ritirati in Camera di Consiglio, per poi tornare in aula con il verdetto: tutti assolti.
(f.d.)