Coronavirus: nasce il Comitato valdostano per la tutela dei diritti umani e della Costituzione
La prima richiesta è un incontro «urgente e ufficiale» con i vertici regionali
Il Comitato di liberazione della Valle d’Aosta torna alla carica e annuncia la propria registrazione all’Agenzia delle entrate della Valle d’Aosta con il nome di Comitato valdostano per la tutela dei diritti umani e della Costituzione. Questo perché, secondo il direttivo, si verificano «continue imposizioni Anticostituzionali che ci vengono imposte da chi ci governa».
Chiesto un incontro con la Regione
La prima azione è quella di richiedere un incontro «urgente e ufficiale» con il presidente della Regione Lavevaz, con il presidente del Consiglio Bertin e con i consiglieri o i capigruppo di maggioranza e minoranza.
Il comitato vuole «risposte chiare sulle reali ragioni che hanno indotto a tali provvedimenti (la zona rossa, ndr)». Il comitato si riserva di «avviare un’inchiesta sul perché la regione sia stata dichiarata zona rossa e se sia vero che c’è stata una mancanza di trasmissione dei dati verso il Governo centrale e su cosa si basano questi dati».
Infine, il comitato si propone come interlocutore del governo regionale nella gestione della pandemia in quanto sostenuto da «illustri professionisti del panorama italiano».
(re.aostanews.it)