Enti locali: 1,9 milioni di euro per sostenere le imprese di 41 Comuni valdostani
ATTUALITA'
di Federico Donato  
il 11/12/2020

Enti locali: 1,9 milioni di euro per sostenere le imprese di 41 Comuni valdostani

Franco Manes: «L’unica maniera per salvare dallo spopolamento i borghi e i villaggi alpini è semplificare la burocrazia, dando dignità, risorse e autonomia finanziaria ai Comuni e alle popolazioni che li abitano»

La Giornata internale della montagna «è una data ancora più importante per i nostri piccoli Comuni, perché è stata finalmente resa nota la ripartizione dei fondi statali per le aree interne e montane, di cui potranno beneficiare 41 Amministrazioni comunali valdostane, per dare un aiuto concreto alle piccole e micro imprese economiche presenti sul territorio». Così Franco Manes, presidente del Celva.

Si tratta di 1.930.000 euro per il triennio 2020/2022: 830 mila euro per 2020, e 550 mila euro per annualità nel 2021 e 2022, utili anche per contenere l’impatto dell’epidemia da Covid-19. «Un segnale – prosegue il presidente degli enti locali valdostani – che è assolutamente dovuto al nostro territorio montano, troppo spesso dimenticato. L’unica maniera per salvare dallo spopolamento i borghi e i villaggi alpini è semplificare la burocrazia, dando dignità, risorse e autonomia finanziaria ai Comuni e alle popolazioni che li abitano».

Il 4 dicembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 24 settembre 2020 “Ripartizione, termini, modalità di accesso e rendicontazione dei contributi ai Comuni delle aree interne, a valere sul Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022″, che ripartisce tra i Comuni delle aree interne e montane italiani 210 milioni di euro per il sostegno alle attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori.

Saranno 3.101 le Amministrazioni locali beneficiarie, per un totale di 4.171.667 abitanti italiani coinvolti.

I comuni

In Valle d’Aosta i Comuni interessati sono: Allein, Antey-Saint-André, Arnad, Ayas, Bionaz, Brusson,Challand-Saint-Anselme, Challand-Saint-Victor, Chamois, Champorcher,Cogne, Courmayeur, Doues, Emarese, Etroubles, Fontainemore, Gaby,Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Issime, La Magdeleine, LaThuile, Lillianes, Montjovet, Ollomont, Oyace, Perloz, Pontboset, Pré-Saint-Didier, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes -Saint-Georges, Saint-Denis,Saint-Marcel, Saint-Nicolas, Saint-Oyen, Saint-Rhémy-en-Bosses, Torgnon,Valgrisenche, Valsavarenche, Valtournenche e Verrayes.

I criteri secondo i quali tali enti locali sono stati individuati comeare e interne sono anche alla base della ripartizione delle risorse: si tratta infatti di territori per i quali è necessario perseguire un’inversione di tendenza demografica, migliorare la manutenzione del territorio e assicurare un maggiore livello di benessere e di inclusione sociale dei cittadini di queste aree, caratterizzate dalla lontananza dai servizi essenziali, attraverso il migliore utilizzo e la valorizzazione del capitale territoriale.

La modulistica necessaria per ricevere i fondi sarà trasmessa dal Governo ad Anci nazionale, e il Celva, delegazione Anci della Valle d’Aosta, la trasmetterà direttamente ai Comuni valdostani.

Le azioni

Le azioni di sostegno economico potranno ricomprendere l’erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione, oppure iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, attraverso l’attribuzione alle imprese di contributi in conto capitale.

Sarà anche possibile l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, investimenti immateriali, opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti.

Ai Comuni rientranti nei parametri, i fondi sono assegnati d’ufficio dal decreto, in base a criteri di perifericità per gli anni 2020, 2021 e 2022. I fondi vanno utilizzati entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di riferimento. Quindi, per il 2020, dovranno essere impiegati entro il 30 giugno 2021.

(re.aostanews.it)

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