Sanità, Valle d’Aosta: la gestione Covid costa 18 milioni
Da sinistra, Luca Montagnani, Marco Ottonello, Angelo Pescarmona e Maurizio Castelli
Sanità
di Cinzia Timpano  
il 30/12/2020

Sanità, Valle d’Aosta: la gestione Covid costa 18 milioni

Il direttore amministrativo Marco Ottonello ha illustrato la gestione dell'azienda durante l'emergenza sanitaria. Le donazioni da privati, pubbliche amministrazioni e raccolte fondi ammontano a un milione e 700 mila euro

Sanità pubblica: l’impatto sulle spese correnti del Covid supera 18 milioni di euro. 

L’emergenza sanitaria ha impattato fortemente sulla gestione dell’azienda sanitaria, gestione ‘aggravata’ dalla delega del soggetto attuatore a occuparsi di acquisti, fornitura dpi, assunzioni, concorsi ecc…

«Ma voglio sottolineare che nonostante la carenza, i dispositivi di protezione individuali non sono mai mancati ai nostri operatori» – ha sottolineato il direttore amministrativo dell’azienda Usl Marco Ottonello -.

Complessivamente, l’emergenza Covid ha impattato per 18 milioni 375 mila euro sulla spesa corrente.

«3 milioni e mezzo di euro sono spese per investimenti, a fronte di una riduzione di 3 milioni di euro sulle entrate correnti, dovute alla minor compartecipazione alla spesa sanitaria attraverso i ticket, vista la ridotta attività durante i mesi più duri della pandemia e il confinamento – ha precisato Ottonello -.

La spesa principale ha riguardato gli investimenti sui lavori di adeguamento del presidio ospedaliero (2 milioni di euro), ma anche la sostituzione delle tende del pronto soccorso con il prefabbricato climatizzato (105 mila euro la quota a carico dell’azienda Usl su 330 mila euro finanziati con fondi DL 84, ndr) e l’acquisto di ventilatori polmonari e monitori (880 mila euro).

«Importante è stato l’impegno dell’azienda per l’acquisto dei DPI, con un investimento di 2 milioni e 600 mila euro – ha spiegato il dottor OttonelloOltre un milione e 900 mila euro sono stati spesi per l’esecuzione dei tamponi, nella prima fase, appoggiandoci su strutture esterne, con convenzioni con il Piemonte, la Lombardia e anche con il Lazio. 
Poi abbiamo investito per l’autosufficienza del nostro laboratorio e speso 9 milioni e mezzo per l’attivazione di contratti libero professionali e in regime di somministrazione, per gli incentivi e per indennità specifiche.

Abbiamo gestito 14 concorsi, concorsi ordinari sulla dirigenza e anche su alcune specialità. Penso a Cardiologia, Neurologia e Radiologia, dove l’assunzione di nuove figure permetterà di migliorare in modo significativo le liste d’attesa. 

Oltre all’attività ordinaria abbiamo provveduto ad assunzioni straordinarie di 51 professionisti e 91 somministrati, forza lavoro che ci ha permesso di occuparci dei tamponi e delle nuove strutture, come ad esempio la micro di Variney, la casa di riposo JB Festaz e la clinica di Saint-Pierre.

Investimenti sul laboratorio analisi

«Il laboratorio analisi si è dotato di apparecchiature, sia per i test manuali, insieme a una serie di altri strumenti, sia di un’apparecchiatura automatizzata che permette di refertare fino a 600 tamponi al giorno – ha spiegato il dottor Ottonello

Sono stati acquistati anche cinque apparecchiature per i test rapidi che hanno reso possibile dare avvio alle campagne di screening al drive in. 

Ed è stato anche acquistato un apparecchio per il pronto soccorso pediatrico, perchè i neonati hanno bisogno di uno strumento adeguato».

Secondo quanto riferito dal direttore amministrativo dell’azienda Usl, «abbiamo una scorta di DPI e test molecolari tale da poter affrontare in serenità i prossimi 3-4 mesi e che ci potranno tornare utili nella malaugurata ipotesi di una terza fase, che speriamo non si avveri ma che probabilmente dovremo affrontare».

Le donazioni

Dal 16 marzo al 18 dicembre, privati, società, pubbliche amministrazioni e privati e aziende attraverso una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme hanno donato all’azienda Usl un milione e 700 mila euro che sono stati impiegati e saranno impiegati per l’acquisto di ventilatori polmonari, monitor per la gestione dei pazienti, ecografi e dispositivi di protezione individuale.

«La quota pro capite è doppia a quella della regione Piemonte – ha precisato con soddisfazione il Commissario dell’azienda Usl  Angelo Pescarmona.

Nella foto in alto, da sinistra il dottor Luca Montagnani, responsabile Struttura Complessa Anestesia e Rianimazione,  il direttore amministrativo Marco Ottonello, il Commissario dell’azienda Usl Angelo Pescarmona e il direttore sanitario Maurizio Castelli. 

(Cinzia Tpano)

 

 

 

 

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