Consiglio Aosta: «La scuola di Porossan non chiuderà»
In aula le rassicurazioni dell'assessore Tedesco dopo i dubbi sollevati dal consigliere di Fratelli d'Italia e Forza Italia Paolo Laurencet
Scuola di Porossan a rischio chiusura per la mancanza di iscrizioni future? Il dubbio sollevato dal consigliere di Fratelli d’Italia, Paolo Laurencet, viene fugato dall’assessore Samuele Tedesco.
Torna nuovamente nel consiglio comunale di Aosta la questione relativa al plesso scolastico, che per questo inizio d’anno ha dovuto adeguarsi spostando una classe all’interno dell’Einaudi per mancanza di spazio.
Interpellanza
L’interpellanza è firmata dal capogruppo Laurencet, che esplicita notizie riportate dai genitori.
«Mi risulta che per il trasporto degli alunni sia previsto un pulmino dal costo di 450 euro al giorno – sottolinea Laurencet -. A quanto pare lo stesso, affidato a Vivenda e Leone Rosso, è stato subappaltato a Vita e, nonostante le richieste, non effettua servizio per pranzo».
Laurencet lancia poi l’allarme.
«L’incertezza regna sovrana – dice – e a quanto ho capito c’è il rischio che chiuda, perché le famiglie non sanno ancora dove iscrivere i propri figli. Ci sono stati incontri, il Comune ha sostenuto già costi importanti, ma vorremmo sapere cosa pensate di fare per evitare la chiusura».
L’assessore: «Nessuna chiusura»
Prova a fugare i dubbi l’assessore all’Istruzione, Samuele Tedesco, fresco di incontro con rappresentanti dei genitori.
L’assessore, dopo aver proposto di dedicare una prima commissione all’argomento, corregge alcuni dati.
«Per prima cosa i costi sono di 320 euro al giorno – sottolinea Samuele Tedesco -. Sono cifre importanti, ma prevedono oneri aggiuntivi legati all’emergenza pandemica. Inoltre, sottolineo che non si tratta di un subappalto, ma evidenzio il fatto che l’azienda Vita è in Ati con Vivenda e Leone Rosso. La decisione di organizzare il trasporto al mattino e sera è stata presa dall’amministrazione precedente, ma era l’unico modo per sostenere le famiglie colpite dalla decisione della dirigente scolastica».
Spostamento, peraltro, accettato dai genitori «ma solo a seguito della promessa di un impegno serio nella ristrutturazione della scuola» spiega ancora Tedesco, che ricorda i vari incontri già avuti con i diretti interessati.
«Ne faremo altri a cadenza periodica – dice ancora -, ma al momento sottolineo che le criticità rilevate non sono tante. Chiusura? Lo escludo assolutamente e il futuro si deciderà quando avremo idee concrete sulle iscrizioni. L’intenzione è quella di arrivare a un numero di alunni sostenibile sia per le specificità della scuola che per i costi economici degli eventuali interventi di ammodernamento dell’edificio».
(al.bi.)