Bancarotta fraudolenta: Federico Jacquin condannato a 4 anni e 6 mesi
In relazione al fallimento della Jacquin costruzioni srl
Quattro anni e 6 mesi di reclusione. Questa la pena comminata dal Collegiale del Tribunale di Aosta a Federico Jacquin. Era accusato di bancarotta fraudolenta in relazione al crack della Jacquin Costruzioni srl; la società era stata dichiarata fallita il 19 settembre 2017.
Non solo: i giudici (presidente Eugenio Gramola, giudici a latere Luca Fadda e Maurizio D’Abrusco) hanno inoltre disposto un risarcimento di oltre 3 milioni di euro.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Luca Ceccanti, mentre la società era in difficoltà Jacquin avrebbe posto in essere operazioni in pregiudizio dei creditori. In particolare, le indagini avrebbero certificato movimenti infragruppo non giustificati, ma non distrazioni a scopi personali.
A quanto emerso anche dal lavoro del curatore dell’azienda, la Jacquin Costruzioni srl aveva un passivo da 8 milioni.
L’ammanco in Confindustria edili
Nell’aprile 2019, Jacquin – storico presidente degli edili di Confindustria Valle d’Aosta – era stato condannato in primo grado a 1 anno e 4 mesi di reclusione per appropriazione indebita in relazione al maxi ammanco nelle casse di Confindustria. Non solo: l’imputato era anche stato condannato a risarcire con 910 mila euro la sezione edile dell’associazione.
(f.d.)