Forchette e non Forconi, un cuscino al senatore Lanièce: «dorma senza pensieri»
ATTUALITA'
di Cinzia Timpano  
il 17/02/2021

Forchette e non Forconi, un cuscino al senatore Lanièce: «dorma senza pensieri»

Altra azione di protesta della Filiera Somministrazione VdA che ha voluto esprimere il disappunto «per una politica che ha ridicolizzato la nostra autonomia» spedendo a Palazzo Madama un insolito 'pensiero' al senatore valdostano.

Forchette e non Forconi, un cuscino al senatore Lanièce: «dorma senza pensieri». 

Il ristoratore aostano Jean-Claude Brunet ha spedito oggi nella Capitale, a Palazzo Madama – sede del Senato della Repubblica – un cuscino.

Destinatario: il senatore Albert Lanièce, «per dormire senza pensieri». 

E’ l’iniziativa di protesta della Filiera Somministrazione VdA, già scesa in piazza a inizio febbraio e che ha nuovamente manifestato al suono di campane, pentole e mestoli, venerdì 12 febbraio.

«Abbiamo voluto mostrarLe il nostro disappunto nei confronti di una politica che ha ridicolizzato la nostra autonomia – commenta il gruppo promotore della protesta rivolgendosi al senatore Lanièce -.

Sarebbe comunque stato difficile digerire un risultato nato dal ‘teatrino’ messo in scena tra lei e il fortunatamente ex ministro Boccia , se poi aggiungiamo che il traguardo da Lei prospettato è addirittura stato nullo , l’amaro non rimane solo in bocca ma anche nel cuore.

Sono passati ben 940 anni dal primo scritto che sanciva la possibilità di auto governo della Valle D’Aosta e tra poco si compiranno gli 80 anni di autonomia moderna, scritta in un momento storico che vedeva uscire il nostro paese da una guerra che aveva portato inevitabilmente lutti, fame e insicurezze e che comunque trovò indispensabile accentuare le peculiarità che rendono unica la nostra regione.

Noi avremmo voluto vederla lottare con la fierezza che ha sempre contraddistinto il popolo ‘valdotèn’ per i traguardi ottenuti nei secoli perché indispensabili alla nostra sopravvivenza e non vederla contare poltrone in cambio di leggi ‘elemosina’ .

Con queste dure parole , dettate anche dal difficile momento, ci auguriamo di tenere alti i diritti essenziali per la sopravvivenza di questa esigua popolazione incastonata in un territorio stupendo ma duro che ha solo Lei a fare eco nei meandri del Senato».

(re.aostanews.it)