Coronavirus, Valle d’Aosta: il 2 marzo via alla campagna di vaccinazione di massa
Ad Aosta l'8 marzo. Parallelamente, vaccino AstraZeneca anche ai cittadini della fascia di età 18-55 anni
Il 2 marzo partirà in Valle d’Aosta la vaccinazione di massa. Lo comunica l’assessorato regionale alla Sanità.
L’Assessorato rende noto che a oggi, 19 febbraio, il percorso stabilito dal Piano vaccinale risulta rispettato.
La somministrazione di vaccini a soggetti ultranovantenni è iniziata il 14 gennaio e ha riguardato soggetti del Distretto 2 (popolazione corrispondente a 538 cittadini su 1.760 totali).
I richiami sono stati regolarmente avviati il 22 gennaio, e si concluderanno entro la metà di febbraio.È prevista una seconda chiamata per operatori sanitari e sociosanitari che, per motivi diversi, non hanno aderito inizialmente alla campagna vaccinale.
La campagna vaccinale continuerà seguendo le raccomandazioni concordate fra Stato e Regioni, e sulla base delle indicazioni contenute nel Piano Vaccinale anti-COVID (approvato con DGR 51 del 25 gennaio 2021).
Vaccinazione di massa
Dal 2 marzo sarà avviata la vaccinazione di massa in Bassa Valle e dall’8 marzo ad Aosta.
Confermate le sedi vaccinali:
- Poliambulatorio di Morgex
- La struttura polivalente “Palaindoor Marco Acerbi” sita nel Comune di Aosta, in Corso Lancieri
- Il salone polifunzionale sito nel Comune di Donnas, in via Binel n. 35
- Il salone polifunzionale sito nel Comune di Châtillon, in loc. Perolle.
“Il portale per la conferma delle prenotazioni già calendarizzate dall’Azienda Usl, da confermare, modificare o rifiutare a cura dei cittadini, sarà disponibile e operativo dal 26 febbraio, quando sarà ufficializzata la campagna di comunicazione che metterà a disposizione dei cittadini tutte le informazioni utili”, si legge in una nota dell’Assessorato.
Vaccinazione 18 – 55 anni
Sarà avviata in parallelo a quella dei soggetti prioritari della prima fase (con i vaccini a mRNA), la vaccinazione dei soggetti di età tra i 18 e 55 anni con il vaccino AstraZeneca, a partire dal personale scolastico e universitario docente e non docente, Forze armate e di Polizia, setting a rischio e altri servizi essenziali.
La decisione è stata presa in considerazione che “L’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – ha suggerito, in ragione della maggiore robustezza delle evidenze di efficacia, un utilizzo preferenziale dei vaccini a RNA messaggero (mRNA) nei soggetti anziani e/o a più alto rischio di sviluppare una malattia grave, mentre l’indicazione per il vaccino AstraZeneca resta preferenziale per la popolazione tra i 18 e 55 anni di età e senza patologie gravi, per la quale sono disponibili dati più solidi”.
“Ad oggi, sono tre i vaccini che hanno ricevuto un’autorizzazione all’immissione in commercio – spiega l’assessore Roberto Barmasse –. In particolare, la Comunità Europea, a seguito di raccomandazione da parte dell’European Medicines Agency (EMA), ha autorizzato il vaccino dell’azienda PfizerBioNTech il 21 dicembre 2020, quello dell’azienda Moderna il 6 gennaio 2021 e quello dell’azienda AstraZeneca il 29 gennaio 2021″.
(re.aostanews.it)