Fratelli d’Italia: Aiello chiede le dimissioni da consigliere di Aosta di Laurencet
A farlo è il segretario cittadino del partito e primo escluso dalla competizione elettorale
Fratelli d’Italia: Aiello chiede le dimissioni da consigliere di Aosta di Laurencet.
Paolo Laurencet, candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle ultime elezioni comunali, lascia Fratelli d’Italia e approda in Forza Italia. Lorenzo Aiello, segretario cittadino del partito e primo escluso dalla competizione elettorale, ne chiede le dimissioni.
Indegno teatrino
«Dopo una iniziale intenzione di non alimentare polemiche a dir poco imbarazzanti rispetto all’uscita da Fratelli d’Italia del nostro fu candidato sindaco, credo non si possa restare in silenzio di fronte all’indegno teatrino della giornata di ieri – dichiara in una nota Aiello -. In una logica da calciomercato, tanto invisa e criticata a parole durante la campagna elettorale, ieri in pompa magna e senza il minimo senso del pudore ne della vergogna Forza Italia ha annunciato candidamente l’ingresso di Paolo Laurencet nelle proprie schiere rimediando sotto banco un risultato che non sono riusciti ad ottenere dentro le urne e privando la lista che ha ottenuto più voti in coalizione del proprio rappresentante istituzionale».
Continua. «Tralasciando la qualità dell’operazione, ritengo e riteniamo non solo pretestuose ma ridicole le pubbliche motivazioni che hanno spinto Laurencet a migrare in FI, visto che nessun freno è stato mai posto alle sue iniziative, tantomeno quelle che lui indica come nodo della discordia».
Conclude Aiello. «Pertanto il mio invito, se un sussulto di orgoglio è rimasto, in virtù del fatto che non ha dovuto raccogliere neanche una sola preferenza vista la candidatura apicale e per rispetto dei 26 candidati che invece le preferenze le hanno ottenute e hanno permesso a Fratelli d’Italia, lo sottolineo, di essere il partito più votato della coalizione, è quello di rassegnare le proprie dimissioni al più presto ridando a Fdi quella rappresentanza in consiglio comunale che si è guadagnata sul campo con il sostegno dei propri elettori. Diversamente, dimostrerebbe ancora una volta che gli interessi personali del singolo prevalgono sul voto dei nostri concittadini».
(re.aostanews.it)