Comuni: la protesta dei sindaci di Aymavilles e Villeneuve per il matrimonio forzato con Valsavarenche
Loredana Petey e Bruno Jocallaz protestano per l'assegnazione d'ufficio da parte della giunta regionale di Valsavarenche all'ambito dei loro due comuni
Comuni: la protesta dei sindaci di Aymavilles e Villeneuve per il matrimonio forzato con Valsavarenche.
Loredana Petey e Bruno Jocallaz protestano per l’assegnazione d’ufficio della giunta regionale all’ambito dei loro due comuni il comune del Parco.
I sindaci di Aymavilles e Villeneuve non le mandano a dire, si dicono «sconcertati per una decisione che riteniamo incomprensibile, ma siamo soprattutto delusi e amareggiati nel constatare che il buon senso e l’obiettività non sono nei cardini di questa amministrazione regionale».
Per Petey e Jocallaz sono stati utilizzati «due pesi e due misure» anche per il fatto che la giunta regionale nella sua decisione, come riportato nella delibera, abbia tenuto conto di una lettera dei sindaci di Introd, Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges con la richiesta di non inserire Valsavarenche nel loro ambito territoriale, ma non quella del Comune di Aymavilles.
La vicenda
Nell’ambito della ridefinizione degli ambiti territoriali, ogni Comune ha dovuto scegliere se associarsi con altri o proseguire il proprio lavoro da solo (se considerato comune “turistico” oppure al di sopra di 2000 abitanti, in base alla legge regionale 15/2020).
Villeneuve aveva da tempo scelto unilateralmente di sciogliere la convenzione che lo legava a Valsavarenche e lo aveva espresso già nel luglio 2019.
Aymavilles si è staccata da Cogne e, pur potendo fare ambito a sé, ha deciso di convenzionarsi con Villeneuve.
Gli altri ambiti dell’Unité Grand Paradis sono stati confermati (Introd, Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges e Arvier, Avise, Valgrisenche e Saint-Nicolas), Sarre, Saint-Pierre e Cogne rimangono da soli.
«A seguito delle criticità rilevate nel corso della precedente gestione dei rispettivi ambiti – si legge in una nota siglata da Loredana Petey e Bruno Jocallaz -, legate in particolare alle diversità di servizi e alla diversa vocazione dei territori montani e di fondovalle, i Comuni di Aymavilles e Villeneuve hanno infatti avviato negli scorsi mesi un confronto e intrapreso un percorso comune, che ha portato all’individuazione del nuovo ambito territoriale ottimale Aymavilles-Villeneuve».
«L’ambito ottimale è stato ritenuto tale sulla base di approfondite valutazioni fondate sul pressoché identico tessuto economico sociale,la condivisione di infrastrutture e servizi e l’organizzazione amministrativa dei due Comuni» prosegue la nota.
Valsavarenche era rimasto escluso da qualsiasi ambito.
«Quando sei il convitato di pietra meglio stare zitti» aveva commentato il sindaco Giuseppe Dupont a Gazzetta Matin il 1° febbraio.
«Abbiamo fatto vari incontri con gli altri ambiti, ma tutti hanno delle perplessità e preferiscono confermare l’attuale situazione – spiegava Dupont -. Da soli non abbiamo i requisiti per poter stare, sul nostro destino deciderà il presidente della Regione, vedremo».
E il presidente ha deciso.
La protesta dei sindaci
«Con la deliberazione del 10 marzo, oltre i termini di legge, la Giunta regionale ha deciso di obbligare al convenzionamento, nuovamente, Villeneuve e Valsavarenche, un “matrimonio” che già non aveva funzionato nel quinquennio precedente, portando alla disdetta unilaterale della convezione quadro da parte del Comune di Villeneuve già nel luglio 2019» prosegue la nota.
I sindaci sottolineano come si sia trattato di una scelta unilaterale «senza alcun confronto in merito alla soluzione ipotizzata con i due Comuni, che hanno dovuto così subire tale decisione (mentre vi sono stati, dopo il 31 gennaio, confronti con altri Comuni del territorio)».
«L’intenzione dei due Comuni era ed è quella di lavorare insieme,proficuamente, per il territorio, con motivazioni concrete che, a nostro modesto avviso, non sono state minimamente tenute in conto – commentano Petey e Jocallaz -. Resta inteso che i Comuni di Aymavilles e Villeneuve valuteranno la linea da seguire al fine di tutelare gli interessi delle rispettive comunità e, soprattutto, le azioni ritenute opportune al fine di preservare l’autonomia comunale tesa ad assicurare la migliore organizzazione ed erogazione di funzioni e servizi».
Aggiungono inoltre: «Le motivazioni riportate dalla deliberazione della Giunta appaiono quantomeno poco aderenti alle nostre realtà: la garanzia di una ‘continuità amministrativa’ non può essere assicurata, tenuto conto che il Comune di Villeneuve, proprio a causa di criticità di gestione, aveva unilateralmente receduto dalla convezione; la ‘contiguità territoriale’ è solo sulla carta, poiché sia Aymavilles che Villeneuve condividono con Valsavarenche confini montani senza vie dirette di comunicazione»
«Ulteriore forzatura rispetto all’autonomia comunale è il non riconoscimento di quanto deliberato dal Consiglio comunale – conclude Loredana Petey -, che si era riservato la possibilità di avvalersi della facoltà di non convenzionarsi qualora la Giunta regionale avesse rideterminato tale ambito, possibilità che non avrebbe pregiudicato il numero delle sedi di segreteria».
(e.d.)