Aosta: piano da 30 milioni per riqualificare il Quartiere Cogne
Comune, Regione e Arer hanno presentato la candidatura per il bando "Qualità dell'abitare" e puntano a rivoluzionare la zona
Un piano monstre da 30 milioni di euro, metà dei quali in capo al Comune, per riqualificare il Quartiere Cogne. Questo quanto approvato venerdì dalla Giunta di Aosta, che ha dato il via libera alla partecipazione al bando ministeriale per la realizzazione di un “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, previsto nella Finanziaria 2020.
Il programma
Lo scopo del programma, promosso da Ministero alle Infrastrutture, Ministero dell’Economia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è quello di arrivare alla riduzione del disagio abitativo, in particolare nelle periferie, promuovendo processi di rigenerazione urbana attraverso proposte che abbiano un occhio di riguardo per l’edilizia sociale.
In particolare, il piano deve prevedere riqualificazione e potenziamento del patrimonio Erp, rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici, miglioramento di accessibilità e sicurezza dei luoghi urbani, rigenerazione di aree ad alta tensione abitativa e individuazione di modelli di innovativi di sviluppo, inclusione sociale e welfare urbano.
Il fine ultimo, ovviamente, deve essere quello di rinvigorire il tessuto socioeconomico, migliorare la coesione sociale, l’arricchimento culturale e la qualità dei manufatti in ottica di innovazione e sostenibilità, senza consumo di nuovo suolo pubblico.
Inoltre, gli interventi devono assicurare la prossimità dei servizi, riducendo il traffico e lo stress secondo i moderni principi della mobilità sostenibile.
Il bando
In questa avventura il Comune di Aosta sarà affiancato da Regione e Arer, già sottoscrittori dell’accordo di programma del luglio 2015, cui si aggiungerà la collaborazione del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che agirà in materia di progettazione e ricerca di soluzioni idonee al fine di soddisfare il programma “Qualità dell’Abitare”, con la proposta progettuale messa a punto dal professionista di Atelier Projet Studio Associato.
Gli obiettivi del piano
Il piano che ne scaturisce nasce con l’idea di arrivare a una riqualificazione globale del Quartiere Cogne, che prevede riorganizzazione, ripensamento e il recupero degli spazi comuni e della viabilità e di parte del patrimonio edilizio storico.
Tanto per cominciare, all’interno del Quartiere Cogne, via Colonnello Alessi connetterà nuovi servizi, attività terziarie e commerciali e le riqualificate palazzine Gazzera e Fresia, ora ridotte sostanzialmente all’abbandono.
Questa via perderà la destinazione veicolare e diventerà una sorta di pista ciclo-pedonale, in grado di connettere cinque aree del quartiere recuperate.
In particolare, verrà valorizzata l’attività mercatale nei parcheggi a raso di via Monte Cervino e verrà riqualificata la zona dei giardinetti e dell’area sportiva di via Vuillerminaz. I parcheggi di viale Gran Paradiso e viale Monte Bianco diventeranno aree di verde pertinenziale e pubblico, con stalli a servizio delle nuove destinazioni per disabilità nei piani terra delle palazzine Gazzera e Fresia.
In Place Soldats de la Neige verrebbero smantellati e successivamente ricollocate le strutture prefabbricate, divenendo spazio pubblico. Nella stessa zona, via alla riqualificazione dei locali a piano terra e e lo spazio pubblico antistanti la parte meridionale, venendo destinati a commercio, terziario e servizi, magari in accordo con il bando “Fermenti in Comune”.
A tutto questo si aggiunge il recupero dell’autorimessa di via Liconi, con adeguamento dei due piani interrati, rendendo nuovamente disponibili 360 posti auto, andando così a compensare gli stalli persi per le altre opere di riqualificazione. Questa servirà anche da “scambio” intermodale con il bike sharing e i mezzi di trasporto pubblico.
Inoltre, sono previsti importanti interventi di recupero delle palazzine Gazzera, Fresia, Stura-Filippini e Giacchetti. Queste ultime vedranno anche la realizzazione di 34 nuovi alloggi nei sottotetti.
Infine, nell’ambito del progetto “Qualità dell’Abitare”, si proseguirà con la demolizione dei grattacieli di via Capitano Chamonin, con tanto di promessa dall’Arer di riqualificazione del proprio patrimonio.
Welfare
A tutto questo si aggiunge anche la proposta del consorzio “Trait d’Union”, che si pone l’obiettivo di sviluppare attività nel settore del welfare a favore della comunità coinvolta nel processo di riqualificazione urbana.
Il tutto allo scopo di rafforzare le reti del territorio, creare un punto di riferimento per le persone all’interno dei caseggiati ARER, migliorando vivibilità e interazione tra quartiere e inquilini, nonché l’aspetto della sicurezza, vero e proprio cruccio della zona.
Il sindaco
«Questo passo rappresenta una svolta decisiva, quasi epocale, per il futuro del quartiere e dell’intero tessuto cittadino – esclama soddisfatto il sindaco Gianni Nuti -. Con il progetto prevediamo di restituire alla città una parte ricca di storia che era rimasta slegata dal resto del contesto urbano, perdendo, con il passare degli anni e il processo di abbandono della matrice industriale cittadina, la propria identità e assumendo le caratteristiche di una periferia degradata. L’obiettivo è anche quello di recuperare e accrescere il senso di appartenenza dei suoi abitanti, e di migliorare la percezione quanto alla sicurezza e alla vivibilità».
Arer
Raggiante anche il presidente dell’Arer, Ivo Surroz.
«Il progetto rappresenta un’opportunità unica e irripetibile di riqualificazione del patrimonio ERP del quartiere Cogne – esclama -. Gli interventi proposti, rientranti nel finanziamento interministeriale unitamente a quelli previsti con il Superbonus 110 %, permetteranno di ammodernare gli stabili in gestione all’ARER con delle ricadute immediate sui costi di esercizio di cui potranno beneficiare gli assegnatari degli alloggi. La riqualificazione urbana di aree verdi, pertinenze delle aree condominiali, della viabilità, compresa la pedonalizzazione di place Soldats de la Neige, consentirà di ridare un’identità al quartiere, mentre gli interventi radicali sugli stabili Gazzera e Fresia daranno una risposta immediata alle sollecitazioni dei condomini per portare a termine annose manutenzioni».
Regione
Non si discosta il parere dell’assessore regionale alle Politiche sociali, Roberto Barmasse.
«La proposta è un ottimo esempio di sinergia tra enti – dice -. Non posso che essere lieto di un progetto che non si concentra unicamente su interventi di riqualificazione di un quartiere così strategico per la città, ma prevede anche linee d’azione finalizzate a stimolare l’integrazione sociale con interventi che siano di tipo preventivo e non solo riparativo, in un’ottica di miglioramento della qualità dell’abitare, di maggiore sicurezza e di prevenzione del disagio per i suoi abitanti».
(alessandro bianchet)