Valanga a Saint-Oyen: nulla osta al funerale di Luca Pandolfi
Il noto snowboarder ha perso la vita il 17 marzo dopo essere stato travolto dalla neve
La Procura di Aosta ha concesso il nullaosta al funerale di Luca Pandolfi, snowboarder di 47 anni, originario di Asti e residente a Chamonix, morto il 17 marzo scorso a causa di una valanga che lo ha travolto sopra Flassin (Saint-Oyen).
Il pm Francesco Pizzato ha comunque aperto un fascicolo modello 45 (fatti non costituenti notizia di reato) sull’incidente. Secondo una prima ricostruzione, la vittima era salita con split-board insieme a un amico. Mentre, in fase di discesa, si trovava in un canalone, una valanga si è staccata e lo ha raggiunto. Illeso l’altro scialpinista che si trovava con lui. A quanto emerso dall’attività investigativa del Sagf, il distacco della slavina non sarebbe stato causato da terze persone.
Nella caduta, Pandolfi aveva perso l’Artva, quindi per individuare il suo corpo sepolto dalla neve è stato necessario l’intervento della squadra cinofila del Soccorso alpino valdostano.
Chi è Luca Pandolfi
Luca Pandolfi era un freerider professionista, molto conosciuto nell’ambiente soprattutto per le sue grandi capacità con lo snowboard. Era un grande appassionato di montagna, ma non solo.
Come si legge sulla sua pagina Facebook – che conta più di 3 mila 500 follower – gli piaceva scrivere, scattare fotografie, viaggiare e suonare le percussioni.
Pandolfi aveva affrontato sfide verticali impressionanti, dall’Himalaya alle Ande.
(f.d.)