‘ndrangheta, Geenna: appello il 3 maggio per gli ex politici
Fissato l'inizio del processo di secondo grado per Marco Sorbara, Monica Carcea, Nicola Prettico, Antonio Raso e Alessandro Giachino
‘ndrangheta, Geenna: appello il 3 maggio per gli ex politici.
Prenderà il via il 3 maggio, davanti alla Corte d’Appello di Torino, il processo di secondo grado relativo all’inchiesta Geenna – su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta – per i 5 imputati che avevano scelto di andare a dibattimento. Si tratta dell’ex consigliere regionale Marco Sorbara (avvocati Raffaele Della Valle e Sandro Sorbara), dell’ex assessora comunale di Saint-Pierre Monica Carcea (avvocati Claudio Soro e Francesca Peyron), dell’ex consigliere di Aosta Nicola Prettico (avvocato Guido Contestabile), del ristoratore aostano Antonio Raso (avvocati Pasquale Siciliano e Ascanio Donadio) e del dipendente del Casinò di Saint-Vincent Alessandro Giachino (avvocati Soro e Peyron).
Sorbara e Carcea erano accusati di concorso esterno, mentre gli altri tre imputati di associazione mafiosa.
Il primo grado
In primo grado, il Tribunale di Aosta aveva comminato pene per 55 anni; 10 anni per Sorbara e Carcea, 11 per Prettico e Giachino, e 13 per Raso. A seguito della pronuncia del Collegiale presieduto da Eugenio Gramola, tutti i legali avevano deciso di ricorrere in Appello. Così come la Direzione distrettuale antimafia, con i pm Stefano Castellani e Valerio Longi che avevano deciso di ricorrere contro l’assoluzione di Raso dall’accusa di voto di scambio nei confronti di Carcea.
L’operazione Geenna
Tutti e cinque gli imputati erano finiti in carcere il 23 gennaio 2019 a seguito del blitz condotto dai Carabinieri e passato alla storia come l’operazione Geenna. Dopo alcuni mesi di detenzione, però, Sorbara e Carcea avevano ottenuto i domiciliari; Raso, Giachino e Prettico si trovano ancora in carcere.
L’abbreviato
Resta invece ancora da fissare il processo d’Appello per gli imputati di Geenna giudicati con rito abbreviato. Anche in questo caso, in primo grado il gup Alessandra Danieli aveva condannato tutti gli imputati.
Tra loro il presunto boss Bruno Nirta (12 anni e 8 mesi), Marco Di Donato (9 anni), Roberto Di Donato (5 anni e 4 mesi) e Francesco Mammoliti (5 anni e 4 mesi).
Oltre ai difensori degli imputati, anche la Procura di Torino aveva deciso di ricorrere in Appello contro la concessione delle attenuanti generiche.
(f.d.)