Regione: a tenere banco nel Defr la lotta al Coronavirus
Per la maggioranza tuttavia il documento traguarda la crisi
Regione: a tenere banco nel Defr la lotta al Coronavirus. «Il Covid è l’ospite assolutamente non gradito di questo documento economico-finanziario della Regione Valle d’Aosta. Nella situazione di assoluta difficoltà che si sta vivendo presentiamo questo Defr nel quale, oltre alle misure per fronteggiare l’emergenza nel 2021, si lancia il cuore oltre l’ostacolo e si guarda al futuro». Lo ha detto l’assessore regionale al bilancio e finanze, Carlo Marzi, illustrando in aula consiliare il Documento economia e finanza regionale 2021-2023.
La presentazione
«L’azione legata all’intervento sanitario coinvolgerà ancora il 2021, sia per la gestione del piano vaccinale sia per le misure di profilassi legate a una nuova recrudescenza del virus, con particolare riferimento alla diffusione delle varianti. La pandemia, con la sua gravità e eccezionalità, segna il punto di rottura, una frattura profonda tra il prima e il dopo: il Covid è l’ospite assolutamente non gradito di questo Defr che, comunque sia, ha il compito di lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Gli effetti sociali ed economici, per quanto già rilevanti, al momento possono essere solo parzialmente colti e valutabili appieno nella loro gravità».
«Sono state condotte quindi diverse analisi nei vari settori, propedeutiche per programmare le prossime iniziative – ha spiegato l’Assessore -: ad esempio, sul tessuto produttivo valdostano, che evidenzia un ridimensionamento, con un calo delle imprese. È stato preso in considerazione anche il mercato del lavoro, per cui l’impatto nei primi mesi del 2020 dell’emergenza sanitaria ha determinato una congiuntura particolarmente sfavorevole, evidenziando un marcato peggioramento delle condizioni occupazionali».
«Trend negativo registrato anche dal settore del turismo, mentre – ha osservato l’Assessore alle finanze -, nonostante il permanere di una situazione economica complessa che ha contribuito ad ampliare la fascia di popolazione più esposta ai rischi di esclusione e di povertà, in Valle d’Aosta il livello di reddito disponibile pro capite resta decisamente superiore alla media italiana e il grado di disuguaglianza appare decisamente più contenuto». «Su un documento che dura tre anni, come il Defr, è necessario l’inserimento del Covid, che purtroppo anche nel 2021 rischia di farla da padrone rispetto alle scelte politiche finanziarie ma è parimenti necessario guardare con serietà e coraggio al post Covid, perché quando la pandemia sarà passata dovremo guardarci negli occhi e cercare tutti assieme di trovare delle soluzioni che diano speranza e sviluppo alla Valle d’Aosta.»
Il presidente della Regione
Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha aggiunto che «l’emergenza da Covid ha mutato il quadro sanitario e socio-economico della nostra regione. Abbiamo quindi strutturato un documento che mettesse in evidenza le misure di emergenza ricalibrando le priorità inserite nel programma di legislatura. Il rendiconto metterà poi a disposizione le risorse necessarie, dando le risposte più importanti alle attività economiche, in maniera armonica con quelle nazionali, secondo i tempi stabiliti. Nel corso del 2021 dovremo ancora affrontare gli aspetti sanitari di questa pandemia: l’emergenza non è terminata e la gestione dei vaccini sarà prioritaria».
Per concludere: «Per rispondere alla crisi economica e sociale, abbiamo agito nella maniera più rapida possibile con interventi puntuali come quelli appena approvati, bisognerà poi lavorare in prospettiva della ripartenza del sistema produttivo valdostano, con politiche strutturali rivolte all’occupazione. Per ottenere questi obiettivi, riteniamo indispensabile un’organizzazione diversa di tutto il comparto regionale – Regione, enti locali, società partecipate, enti strumentali – per un miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’amministrazione pubblica e dei servizi offerti ai cittadini».
(re.aostanews.it)