1° Maggio, rilanciata la petizione su change.org: «Riduzione delle indennità dei consiglieri regionali»
Oltre alla riduzione delle indennità i promotori della petizione chiedono l'abolizione della diaria
1° Maggio, rilanciata la petizione su change.org: «Riduzione delle indennità dei consiglieri regionali». L’invito è rivolto ai residenti in Valle d’Aosta affinché si rivolgono «al Consiglio regionale affinché riformi in tempi rapidi la normativa regionale concernente le indennità spettanti ai Consiglieri regionali, ad iniziare dall’eliminazione della cosiddetta “diaria” esentasse per continuare riducendo le indennità mensili e prevedendo di assegnare l’insieme dei risparmi che saranno conseguiti al Fondo regionale per la povertà». E, a tale fine, presentino la petizione popolare affinché venga discussa in Consiglio Valle.
Il testo della petizione
Sottolineato, se ancora ce ne fosse bisogno, il momento di enorme difficoltà per tante famiglie valdostane, con l’economia turistica al collasso, con numerose piccole imprese sull’orlo del fallimento, come si può evincere da un dato eloquente del turismo che ci indica la portata della perdita di introiti per le aziende valdostane: calo delle presenze turistiche in Valle d’Aosta nell’anno covid (1 marzo 2020 – 1 marzo 2021) rispetto all’anno precedente del 65% circa. Passando da 3,8 milioni circa dell’anno precedente a 1,4 milioni circa dell’anno Covid;
Evidenziato che il bilancio regionale di conseguenza, basandosi sulle tasse che paghiamo tutti noi, sarà nei prossimi anni più povero, mettendo a rischio servizi essenziali per l’intera popolazione;
Preso atto che c’è una categoria che continua a godere di privilegi economici del tutto spropositati, in rapporto anche alle altre Regioni, senza battere ciglio. Si tratta dei consiglieri regionali che godono di emolumenti che vanno dai ca. 14.000 euro mensili del Presidente della Regione, ai ca. 13.500 euro del Presidente del Consiglio, agli 11.800 euro di un assessore, ai 7.800,00 euro di un consigliere semplice, con una pletora di indennità di funzione (ad esempio 850,00 euro per un presidente di Commissione);
Accertato che fra le voci che compongono l’emolumento figura anche una diaria mensile di euro 2.600 uguale per tutti, del tutto anacronistica ed esentasse. Preso atto che nel programma dell’attuale maggioranza regionale figura l’affermazione: “La sobrietà nei costi degli organismi elettivi è importante e deve essere oggetto di una riflessione di tutto il Consiglio. Una prima misura può essere l’equiparazione degli emolumenti del Presidente del Consiglio a quelli degli Assessori”;
Verificato che è stato imposto a molte persone, per far fronte ad un problema di sicurezza sanitaria nazionale, di rinunciare per mesi interi ad una qualsiasi retribuzione in virtù di un principio di sacrificio altruistico in difesa della popolazione valdostana;
Constatato che già esistono dei consiglieri regionali che elargiscono in beneficenza una parte della loro remunerazione, si evidenzia che con questa richiesta si vuole affermare istituzionalmente un principio di solidarietà che non può essere lasciato alla libera volontà di ogni consigliere.
(re.aostanews.it)