Panchina arcobaleno: Forcellati: «primo passo di un percorso da fare insieme»
Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA in una nota lamenta il mancato coinvolgimento nell'iniziativa promossa dal Comune di Aosta per la Giornata internazionale contro l'omobistranfobia
Panchina arcobaleno: Forcellati: «primo passo di un percorso da fare insieme».
Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA in una nota lamenta il mancato coinvolgimento nell’iniziativa promossa dal Comune di Aosta per la Giornata internazionale contro l’omobistranfobia.
L’iniziativa
Nella seduta di venerdì 30 aprile la giunta comunale di Aosta ha deciso di aderire alla Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, celebrata il 17 maggio, installando una panchina arcobaleno in piazza Arco d’Augusto.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Carta degli Intenti della Rete Ready (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e di identità di genere), alla quale il Comune di Aosta ha aderito dal mese di novembre 2020.
Con l’adesione il Comune si impegna :
- Individuare annualmente le linee guida, gli obiettivi prioritari e le strategie di azione;
- Avviare, ove possibile, un confronto con le Associazioni Lgbt locali;
- Favorire l’emersione dei bisogni della popolazione Lgbt e operare affinché questi siano presi in considerazione anche nella pianificazione strategica degli Enti;
- Sviluppare azioni positive sul territorio (vedi “Ipotesi di intervento” sotto indicate);
- Comunicare alla Rete le esperienze realizzate;
- Supportare la Rete nella circolazione delle informazioni;
- Creare una pagina informativa delle attività della rete sul proprio sito seguendo una traccia comune;
- Partecipare alla giornata tematica annuale con propri eventi di rilevanza pubblica;
- Partecipare agli incontri annuali tra i partner della Rete;
- Avviare, ove possibile, una collaborazione interistituzionale tra i diversi livelli di governo locale
Ma proprio sul confronto con le associazioni Lgbt locali, Arcigay Valle d’Aosta – Queer VdA ha qualcosa da obiettare.
Il rammarico di Queer VdA
Pur ringraziando «l’assessora comunale con delega alle Pari Opportunità, Clotilde Forcellati, e l’amministrazione tutta, per aver finalmente formalizzato e concluso l’adesione alla Rete», il direttivo dell’associazione sottolinea in una nota di non poter «fare a meno di rammaricarci, per questa prima iniziativa, dell’assenza di dialogo ufficiale e di coinvolgimento della nostra Associazione che, seppur in poco più di un anno dopo un lungo periodo di assenza, ha di nuovo riportato le questioni e il benessere della comunità Lgbtq+ al centro di richieste e rivendicazioni in ambito regionale, raccogliendo già quasi un centinaio di tesseramenti».
«Dispiace molto, moltissimo, che come primo atto effettivo, conseguente all’adesione alla Rete Re.a.dy, l’Amministrazione di Aosta abbia deciso di non coinvolgere proprio una rappresentante della società civile che, per e nella comunità, lavora quotidianamente e agisce, adoperandosi anche oltre il singolo evento» aggiunge il direttivo.
«Sarebbe potuto essere un primo momento di concreta sinergia di azione tra amministrazione e associazionismo. Troviamo assurda la mancata considerazione della nostra associazione in questa iniziativa e chiediamo il coinvolgimento in quanto unica associazione Lgbtq+ sul territorio regionale. L’Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA è sempre stata e resterà comunque sempre disponibile alla costruzione solida di una sinergia necessaria ed efficace con l’amministrazione, per il benessere di tuttз» conclude l’associazione.
La replica dell’assessora
«Questa è solo la primissima fase di un percorso che vogliamo fare e faremo insieme all’associazione Arcigay Valle d’Aosta e non solo, anche alle altre associazioni che si occupano della lotta alla violenza e alla disparità di genere – dice l’assessora Clotilde Forcellati -. È un’iniziativa in fieri, il nostro compito è lavorare insieme non mettere bandierine su “questo è mio”. Desideriamo assolutamente collaborare e l’associazione sarà sicuramente invitata per l’inaugurazione della panchina. E da lì partiremo».
(erika david)