Sfumata la zona gialla: la Valle d’Aosta resta arancione
Il presidente Lavevaz al lavoro su un'ordinanza per adattare le disposizioni nazionali al territorio della Valle d'Aosta
Sfumata la zona gialla: la Valle d’Aosta resta arancione.
È sfumata la speranza di poter migliorare lo scenario di rischio, nonostante i numeri in netto miglioramento, la Valle d’Aosta resta l’unica regione in arancione in un’Italia ormai tutta gialla.
È appena terminata la riunione dell’unità di crisi che ha ritenuto di non tenere in considerazione le richieste di ieri del presidente Erik Lavevaz.
Nonostante i precedenti di altre regioni che hanno mantenuto la fascia di colore una sola settimana, e lo stesso precedente della Valle d’Aosta, che dopo una sola settimana in rosso era passata in arancione, la cabina di regia ha fatto valere il comma 16 ter dell’articolo 1 del decreto legge 33/2020.
Il comma dice dice che «L’accertamento della permanenza per quattordici giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive, effettuato ai sensi del comma 16-bis, come verificato dalla cabina di regia, comporta l’applicazione, per un ulteriore periodo di quattordici giorni, delle misure relative allo scenario immediatamente inferiore, salvo che la cabina di regia ritenga congruo un periodo inferiore. Sono fatti salvi gli atti gia’ adottati conformemente ai principi definiti dal presente comma».
La cabina di regina, valutata un’incidenza ancora troppo alta non ha ritenuto opportuno prendere in considerazione la deroga richiesta dal presidente Lavevaz nella lettera inviata al ministro della Salute Roberto Speranza.
Richiesta sostenuta dai dati: l’incidenza dei nuovi casi positivi a oggi è intorno a 160 su 100.000 abitanti, l’indice Rt è inferiore a 1. Il reparto ospedaliero Covid-19 è al 10% di occupazione mentre la terapia intensiva al 20%.
Il passaggio in zona gialla avrebbe consentito di allentare le misure restrittive, in particolare per quanto riguarda l’apertura di bar e ristoranti.
Su un allentamento delle misure starebbe comunque ragionando il presidente Lavevaz, al lavoro per firmare una nuova ordinanza.
(e.d.)