Giornalisti, Asva in piazza «per la dignità del lavoro e per un’informazione completa e plurale»
In piazza Chanoux, il presidio dell'Associazione Stampa Valdostana, sostenuto dall'Ordine dei Giornalisti, dal cda della TGR e Usigrai e i delegati di Cgil, Cisl, Uil e Savt. Al presidente della Regione Erik Lavevaz è stata consegnato un documento, il 'patto con le istituzioni per il futuro dell'informazione'
Giornalisti, Asva in piazza «per la dignità del lavoro e per un’informazione completa e plurale».
L’Associazione Stampa Valdostana ha organizzato stamattina, martedì 1º giugno, un presidio organizzato con un il sostegno dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta del Cdr della TGR e dell’Usirgrai.
Erano presenti anche i delegati delle segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil e Savt.
Il sindacato dei giornalisti intende sensibilizzare le istituzioni circa le condizioni di lavoro dei cronisti e delle croniste italiane «perchè il Governo riconosca il ruolo dell’informazione, anche con provvedimenti concreti, a tutela della dignità, dei diritti e delle tutele degli operatori del settore».
Già giovedì 20 maggio, l’Asva era presente nella Capitale, in occasione della manifestazione organizzata dal Consiglio nazionale della Federazione Nazionale della Stampa e dalla Commissione lavoro autonomo nazionale, con il sostegno dei rappresentanti Inpi, Casagit, Ordine dei Giornalisti e Fondo di previdenza complementare.
«Siamo in piazza perchè si tratta di un momento difficile per l’editoria e per i giornalisti – ha commentato il giornalista de ‘La Stampa’ e tesoriere dell’Asva Alessandro Mano – siamo stati completamente dimenticati nel Recovery Plan e nessuna forma di aiuto è stata prevista anche a livello regionale.
Senza contare le leggi ‘a costo zero’ come quella relativa all’equo compenso o alla riforma dell’Inpgi che giacciono in Parlamento da anni».
Il precariato è una delle preoccupazioni maggiori del sindacato.
Conferma Mano: «siamo vicini ai colleghi precari, sempre più numerosi nei numeri e con ripercussioni sulla qualità del lavoro –.
Parlo di colleghi, giovani colleghi, pagati 2, 5, 7 euro a pezzo, per i quali la garanzia di un lavoro e di un futuro appare remota.
Per non parlare del salvataggio dell’Inpgi che senza un progetto di riforma rischia il commissariamento, mettendo a rischio il sistema delle pensioni dei giornalisti».
Mano ha parlato anche dei «tanti pre-pensionamenti, degli stati di crisi delle aziende editoriali e del futuro dei quotidiani appeso al filo di un intervento pubblico da qui a 5 anni».
L’incontro con il presidente della Regione Lavevaz
A presidio concluso, il presidente della Regione Erik Lavevaz ha incontrato una delegazione dell’Associazione Stampa Valdostana, dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Usigrai.
I rappresentanti dell’informazione valdostana hanno consegnato al presidente Lavevaz un documento intitolato ‘Un patto con le istituzioni per il futuro dell’informazione’, volto a «sensibilizzare le istituzioni sulle condizioni di lavoro dei cronisti e delle croniste italiane, affinché il Governo riconosca il ruolo dell’informazione anche con provvedimenti concreti a tutela della dignità e dei diritti degli operatori del settore».
Il presidente Lavevaz si è impegnato a «sostenere nei tavoli nazionali della Conferenza delle Regioni le richieste della categoria dei giornalisti, che sono pienamente condivisibili».
«La salvaguardia dell’informazione professionale – ha spiegato – è essenziale per la qualità democratica di un Paese e di una comunità locale e va promossa con attenzione e forza».
Ha ricordato inoltre che «il tema della professione giornalistica è stato recentemente oggetto di un ampio confronto politico, in occasione dell’intervento normativo regionale sulla riforma degli uffici stampa pubblici: un percorso condiviso con il sindacato e l’Ordine dei giornalisti, che presto consentirà l’indizione del primo concorso pubblico rivolto alla categoria nella nostra regione».
Nella foto in alto, giornalisti e rappresentanti delle segreterie sindacali oggi, in tarda mattinata in piazza Chanoux.
(c.t.)