Sanità Valle d’Aosta, i Sindacati: è ora di decidere e costruire insieme
"La sanità valdostana non torni a essere territorio di conquista"
“La preoccupazione è che il territorio della sanità valdostana, già deturpato e impoverito dalle precedenti gestioni politiche, torni ad essere terra di conquista, con un immobilismo e un’assenza di programmazione a medio-lungo termine che da troppo tempo caratterizza il panorama politico regionale valdostano”. E’ quanto esprimono con una nota le organizzazioni sindacali e la dirigenza medico, sanitaria e veterinaria di ANAAO-Asssomed, AAROI-Emac, ANPO, CIMO, FESMED, FVM, SAVT Santé – Dirig. Sanitaire, SNR-FASSID.
Per le organizzazioni sindacali “non è il momento di perdere tempo in chiacchiere e proclami destabilizzanti, ma è ora di decidere e costruire insieme”.
“Già da alcuni mesi, parte dell’attuale Direzione strategica aziendale e l’assessore alla Sanità lavorano insieme ai Sindacati della Dirigenza Medica, Sanitaria e Veterinaria per la ripartenza post pandemia e, sebbene complicati, sono in corso trattative e accordi per concepire una nuova organizzazione della sanità regionale: ciò, in questo momento di grande difficoltà, rappresenta per noi un segno di grande responsabilità che ci induce a considerare la nomina di un altro assessore alla Sanità controproducente per tutti – prosegue la nota -. Siamo in attesa del nuovo atto aziendale (da quasi un anno), le posizioni professionali sono ferme dal 2012, gli investimenti economici e dirigenziali (pianificazione e piano della salute) bloccati da tempo. Ora, dopo anni, tutto ciò è finalmente oggetto di attenzione da parte dell’assessorato alla Sanità: noi non vogliamo perdere altro tempo prezioso, non vogliamo il crollo definitivo della nostra sanità pubblico-ospedaliera”.
Le organizzazioni sindacali dicono “basta con le mediocri boutade giornalistiche su sospette irregolarità, nomine, assunzioni, omonimie(in una valle di 120 mila abitanti e 3000 dipendenti AUSL, è difficile non incorrere in parentele con un rapporto di 1 su 40, contando minorenni e pensionati): se ci sono delle irregolarità, si auspica che sia la magistratura a farle emergere e ad agire di conseguenza” e dicono che “è ora di lavorare, insieme, per un reale ed efficace rilancio dell’unica azienda sanitaria regionale invece di fare ancora polemiche che, tra immobilismo ed incertezze, hanno contribuito ec ontribuiscono a ridurla ai minimi storici di credibilità ed efficienza”.
(re.aostanews.it)