Coronavirus: quasi 41 mila valdostani hanno concluso il ciclo vaccinale
I valdostani rifiutano il vaccino Astrazeneca e Janssen: nelle celle alla farmacia dell'ospedale Parini sono disponibili oltre 7500 dosi che nessuno vuole.
Coronavirus: quasi 41 mila valdostani hanno concluso il ciclo vaccinale.
Sono 110 mila 212 i vaccini somministrati nella nostra regione; a oggi, 69 mila 413 persone hanno ricevuto soltanto la prima dose mentre 40 799 hanno concluso il ciclo vaccinale.
Sulla prima dose, considerando una platea di quasi 111 mila persone da vaccinare, siamo al 62,75%, che scende a sfiorare il 37% per la seconda dose.
La campagna ha rallentato, così come è avvenuto a livello nazionale.
Se a maggio il target fissato dal Generale Figliuolo è stato ampiamente rispettato, addirittura con un migliaio di vaccini in più somministrati, nel mese di giugno il dato fa segnare il segno meno.
Il target era fissato in 32 mila 725 dosi; le vaccinazioni effettuate sono state 31 mila 310.
Come dire 1415 dosi in meno.
In questi primi giorni di luglio i dati sono tornati nel range.
«Giugno è stato il mese delle diverse indicazioni sull’utilizzo del vaccino Vaxzevria ma anche di qualche problema di fornitura – ha commentato il direttore sanitario dell’azienda Usl Guido Giardini.
Secondo quanto riferito dal dottor Giardini, l’83,16% dei soggetti fragili ha ricevuto la prima dose di vaccino; il 75,21% ha ricevuto anche la seconda dose.
La platea è di 17 mila 981 persone.
Le giacenze dei vaccini
Di giacenze, con il dato aggiornato a ieri sera, mercoledì 7 luglio, ha parlato il direttore dell’azienda Usl Marco Ottonello.
«Le dosi di Pfizer le esauriamo settimanalmente – ha spiegato il dottor Ottonello – mentre le criticità sono sul vaccino Vaxzevria e Janssen che i valdostani non vogliono -.
A ieri sera, la giacenza di dosi Vaxzevria è di 4312 dosi (391 flaconi da 11 dosi); 3342 sono le dosi Janssen che nessuno vuole farsi inoculare (557 flaconi da sei dosi ciascuno).
2816 sono le dosi di Moderna a disposizione e 7350 quelle del vaccino Pfizer.
Secondo quanto riferito dalla dottoressa Maria Paola Farinelli, «non ci sono state dosi buttate via come successo in altre parti d’Italia. Forse, a esagerare, avremo buttato via cinque dosi perchè magari avanzate alla sera, alle 21 e non più utilizzabili, ma nessuno spreco di dosi questo è certo».
Nella foto in alto, la prima dose di vaccino somministrata alla dottoressa Marina Verardo in occasione del Vaccine Day del 27 dicembre 2020.
(cinzia timpano)