Pays d’Aoste Souverain contesta l’introduzione del Green pass
Punta il dito contro la gestione dell'emergenza da parte dello Stato
Pays d’Aoste Souverain contesta l’introduzione del Green pass.
J’accuse
Il portavoce Christian Sarteur scrive in un comunicato: «Non garantirà il contenimento della diffusione del virus ma peserà unicamente sul principale motore dell’economia valdostana: il turismo».
Rincara: «Imporre un ruolo di controllore alle persone non legalmente qualificate, causerà difficoltà economiche e sociali per tutti coloro che operano nel settore culturale e artistico con tutte le attività connesse»,
L’invito
Pays d’Aosta Souverain invita tutti i valdostani e coloro che frequentano «la nostra Valle a comportarsi con prudenza» e torna a rivendicare «l’autodeterminazione per la regione a Statuto speciale».
Non è tenero con lo Stato italiano: «Dopo quasi un anno e mezzo di emergenza sanitaria lo Stato italiano non ha garantito “ristori”, se non trascurabili , alle categorie più penalizzate dal confinamento, ha penalizzato l’economia della montagna lo scorso inverno e si è dimostrato ottuso nell’applicare i parametri sanitari e i protocolli anti-Covid per una regione dai piccoli numeri come la Valle d’Aosta».
(da.ch.)