Operatori sanitari contro l’obbligo vaccinale: il ricorso al TAR sarà discusso il 14 dicembre
Una trentina di professionisti si sono rivolti ai giudici amministrativi per ottenere «l’annullamento di tutti i provvedimenti aventi ad oggetto l’obbligo vaccinale anti Covid per gli esercenti le professioni sanitarie resi dall’Azienda Usl della Valle d’Aosta»
E’ stata rinviata al 14 dicembre l’udienza davanti al Tribunale amministrativo regionale della Valle d’Aosta per il ricorso presentato da 33 operatori sanitari valdostani (di cui 11 dipendenti dell’Usl) contro l’Azienda Usl. Oggetto del contendere è l’obbligo vaccinale per i sanitari.
L’udienza
Oggi, venerdì 3 settembre, si è svolta una prima udienza per il giudizio cautelare. I ricorrenti – rappresentati dall’avvocato Daniele Granara – però, hanno chiesto di disporre il rinvio dell’udienza di discussione dell’istanza cautelare all’udienza di merito. Il ricorso sarà quindi discusso in udienza pubblica il 14 dicembre.
L’Azienda Usl, intanto, ha nominato un pool di avvocati composto da Vittorio Barosio, Serena Dentico e Marco Briccarello.
Il ricorso
Il ricorso mira a ottenere «l’annullamento di tutti i provvedimenti aventi ad oggetto l’obbligo vaccinale anti Covid per gli esercenti le professioni sanitarie resi dall’Azienda Usl della Valle d’Aosta».
Personale e vaccini
Stando ai dati forniti dall’Ausl la settimana scorsa, in totale sono 243 i sanitari valdostani che non hanno effettuato il vaccino tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari, ma in 175 hanno presentato un certificato medico di esonero.
Sono quindi 68 gli operatori sanitari che non sono vaccinati e che non hanno presentato alcun certificato di esonero.
L’Ausl ha dato tempo ai propri dipendenti fino al 10 settembre, dopodiché «dovremo procedere con la sospensione», afferma il commissario Massimo Uberti.
(f.d.)