Crisi maggioranza, Lavevaz: «Sono il primo a voler giungere a una risoluzione»
Il capo dell'esecutivo parla «di ridefinizione dei confini della maggioranza prima di procedere alla nomina di un nuovo assessore all'Ambiente»
Crisi maggioranza, Lavevaz: «Sono il primo a voler giungere a una risoluzione». Lo ha detto in Consiglio Valle il presidente della Regione Erik Lavevaz, rispondendo a un’interrogazione di Nicoletta Spelgatti (Lega Vallée d’Aoste) che chiedeva conto dei tempi per la nomina del nuovo Assessore all’ambiente, trasporti e mobilità sostenibile. Chiarisce il capo dell’esecutivo: «L’assessorato non è abbandonato a se stesso ma presidiato».
L’intervento del presidente
Così Lavevaz: «Non nascondo che sono il primo a voler arrivare a una risoluzione della vicenda ed avere la giunta al completo. Non perché i temi legati alla mia delega non mi appassionino ma perché i due dipartimenti ambiente e trasporti si trovano ad affrontare in tempi stretti dossier importanti e di prospettiva». Cita il «dossier sul piano rifiuti, per esempio, deve essere chiuso entro fine anno; altro tema importante è il servizio idrico integrato e l’individuazione di soggetto attuatore. «Anche questo dossier deve approvato a fine dicembre» spiega.
Ammette: «La nomina è legata in maniera indissolubile alla verifica e alla situazione politica; stiamo cercando di ridefinire il confine della maggioranza. Una volta definito, il passaggio naturale sarà la nomina del nuovo assessore».
La replica
Nella replica Spelgatti si è detta «perplessa» e ha ironizzato «mi raccomando con calma e tranquillità, quella che la caratterizza come tutta la sua maggioranza».
Ricorda la consigliera che «le dimissioni dell’assessora Minelli risalgono a maggio. E’ passato un anno ma di decisioni non se ne sono viste. Siamo a settembre ma non è successo ancora nulla. Non avete fatto in tempo a insediarvi ed eravate già in crisi. Viviamo da un anno in una continua verifica di maggioranza. Siamo in un immobilismo più totale da un anno. Bisogna dare risposte che non abbiamo visto. Come si può pensare di andare avanti in una crisi perenne? Così stiamo realmente andando nel baratro».
(da.ch.)