Aosta darà la cittadinanza onoraria la Milite Ignoto
La decisione, in attesa del via libera del consiglio comunale, è stata presa accogliendo una proposta di Anci e Celva
Il Milite ignoto sarà per un pezzettino anche aostano. La città di Aosta, infatti, ha deciso di aderire all’iniziativa dell’Anci, raccolta dal Celva, e darà la cittadinanza onoraria proprio a quel soldato, ritrovato il 4 novembre nel 1921 e seppellito all’Altare della Patria a Roma senza identità.
A proporre la delibera è l’ufficio di presidenza comunale, che per mano del presidente Luca Tonino espone le motivazioni alla base della scelta.
La storia
«È un soldato di cui non si conoscono le generalità, ma che ricorda gli oltre 650 mila caduti durante la Prima Guerra Mondiale – racconta Tonino -. È un elemento che caratterizza la storia del nostro paese».
E la storia è presto detta.
«A fronte del ritrovamento di undici bare, la mamma di un caduto, in provincia di Udine, si è fermata di fronte alla bara e ha deciso che quello doveva essere il milite ignoto – spiega ancora Tonino -. In lui, di fatto, fu riconosciuta la figura di coloro che non fecero mai ritorno dalla Guerra».
Da Udine la salma fu portata «a Roma in treno e il viaggio durò per sette giorni – continua Tonino -. Dopo di che la bara fu posizionata in piazza Venezia, all’Altare della Patria, rappresentando, di fatto, tutti i caduti senza identità».
Il conferimento della cittadinanza avviene in occasione dei 100 anni da quel 4 novembre, quando sarà celebrato il giorno «in cui il soldato nessuno, ma in realtà soldato di tutti, ha fatto ingresso nel Vittoriano».
Approvato all’unanimità
Si accodano tutti i presenti, compresa la leghista Sylvie Spirli («non posso che apprezzare l’iniziativa») e il forzista Paolo Laurencet («ringrazio chi si è impegnato – ha detto -. Noi nel nostro piccolo stiamo cercando di fare altrettanto per onorare i nostri caduti nel cimitero di Aosta; speriamo ci sia unità di intenti anche lì»).
(alessandro bianchet)