Forza Italia: «Urge una riforma fiscale per sostenere la ripresa, anche in Valle d’Aosta»
In oltre 1.200 hanno aderito alla raccolta firme promossa in estate sul territorio regionale
Forza Italia: «Urge una riforma fiscale per sostenere la ripresa, anche in Valle d’Aosta». In oltre 1.200 hanno aderito alla raccolta firme promossa in estate sul territorio regionale. A sollecitarla in una nota è il coordinamento regionale del partito del Cavaliere.
«Oltre a un nuovo patto sociale ed economico che ponga al centro il lavoro, nella stagione autunnale ormai avviata occorrerà affrontare con urgenza, in modo determinato e risoluto la questione fiscale, anche per quanto attiene alle operazioni di riscossione sia delle cartelle esattoriali che delle rate previste per l’anno in corso. D’altra parte, così come ha giustamente affermato il Premier Draghi, in questa particolare fase storica non è il momento di chiedere ulteriori sacrifici a famiglie e imprese, bensì è il momento di fornire loro gli strumenti per ripartire e per guardare al futuro con serenità e fiducia».
La denuncia
Denuncia «almeno 800 mila i contribuenti, anche valdostani, sono stati impossibilitati a rispettare i termini di pagamento dei versamenti delle rate delle rottamazioni delle cartelle esattoriali per il 2020. E il prossimo 30 novembre il copione dovrà essere rispettato per tutte le rate del 2021, ragione per cui serve mettere nelle condizioni i cittadini di pagare dilazionando le rate, in attesa dell’auspicata Pace fiscale».
L’invito
Concludono gli azzurri: «Occorre agire e agire subito, anche perché, in un momento già di crisi economico-finanziaria per via degli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19, l’eventuale mancato versamento delle rate da parte dei contribuenti rischia di scatenare una pericolosa reazione a catena anche sul credito, con ripercussioni negative sull’accesso a eventuali finanziamenti e a canali di liquidità bancaria, oltre all’impossibilità per le imprese di ottenere il documento unico di regolarità contributiva, il cosiddetto Durc. Sostenere l’intero tessuto produttivo a crescere, in Valle d’Aosta come nel resto d’Italia, lo si può fare soltanto se lo si aiuta a mettersi al pari col fisco senza metodi punitivi, non potendo chiedere a qualcuno di pagare ciò che si sa già non riuscirà a onorare».
(re.aostanews.it)