Frode in appalto piscine Valle d’Aosta: tutti assolti in Appello
Per i giudici di Torino "Il fatto non sussiste". In primo grado erano state quattro le condanne
Frode in appalto piscine Valle d’Aosta: tutti assolti in Appello perché il fatto non sussiste. E’ quanto hanno disposto questa mattina, 7 ottobre, i giudici della Corte di Appello di Torino.
Alla sbarra Nicola Abbrescia, presidente della cooperativa Regisport, i fratelli Gianluca e Maurizio Fea – il primo componente del cda di Regisport e il secondo legale rappresentante di Asd Natatio omnibus – e Pamela Sorbara, legale rappresentante di Asd Aosta nuoto.
In primo grado, ad Aosta erano state quattro le condanne. Gli imputati erano accusati frode nelle pubbliche forniture sui corsi di nuoto organizzati tra il settembre 2017 e il settembre 2018 nelle piscine regionali di Aosta, Verrès e Pré-Saint-Didier.
Il gup Davide Paladino aveva inflitto un anno e quattro mesi di reclusione a Gianluca Fea e Maurizio Fea, disponendo l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Pamela Sorbara e Nicola Abbrescia erano stati condannati a cinque mesi e 10 giorni.
Secondo il pm Luca Ceccanti, i corsi – in difformità dal contratto tra Regione e Regisport – erano demandati alle due Asd e a volte con durata inferiore (45 minuti anziché un’ora) e costo superiore al previsto (di 0,5 – 3 euro per ora). La Regione Valle d’Aosta, non presentando le proprie conclusioni, aveva implicitamente revocato la costituzione di parte civile.
Le indagini erano state condotte dai carabinieri del Gruppo Aosta.
Le reazioni
«Finalmente è stata fatta giustizia – commenta l’avvocato Andrea Giunti -. I miei assistiti hanno sempre operato nel rispetto delle regole. Questa sentenza comprova anche l’insussistenza del provvedimento di revoca del comune di Aosta del contratto di locazione della piscina scoperta di Aosta».
«Era ed è evidente che non abbiamo commesso irregolarità – commenta il presidente di Regisport, Nicola Abbrescia -. Abbiamo sempre agito nel rispetto delle regole. Adesso valuteremo eventuali azioni nei confronti del Comune di Aosta».
(re.aostanews.it)