Fotografia: il Mondo che scompare di Sergio Ardissone in mostra ad Aosta
L'esposizione sarà visitabile dal 16 ottobre al 28 novembre all'Hôtel des Etats. Ingresso gratuito (Green pass e mascherina)
Culture e tradizioni dei popoli Inuit, Kirghisi, Turkana e altri attraverso i luoghi e i ritratti delle persone incontrate. È il “Mondo che scompare” immortalato e documentato dalle immagini a colori del fotografo e giornalista astigiano Sergio Ardissone, i cui scatti saranno esposti da sabato 16 ottobre all’Hôtel des États di Aosta.
La mostra “Testimoni. Un mondo che scompare”, realizzata dall’Assessorato beni culturali, turismo, sport e commercio in collaborazione con il Comune di Aosta e la Struttura attività espositive e promozione identità culturale, è curata da Daria Jorioz e sarà presentata ufficialmente al pubblico nella serata di venerdì 15 ottobre.
Chi è Sergio Ardissone ![]()
Fotografo e giornalista, autore di libri e reportage, nei suoi oltre trent’anni di carriera Sergio Ardissone ha percorso le vie più remote del globo, dai sentieri himalayani alle carovane asiatiche, sempre e fedelmente accompagnato dalla sua immancabile reflex.
Dopo l’esposizione itinerante “Mondi buddisti” allestita nel 1996 e la mostra “Elementa. Le quattro anime del mondo” datata 2001, la passione del fotografo per i luoghi di cultura e la fede buddista è scaturita, nel 2018, in “Testimoni. Un mondo che scompare”, presentata nelle sedi dell’ex chiesa del Gesù di Asti e del Castello di Costigliole.
La raccolta, riproposta quest’autunno anche in Valle d’Aosta, include une selezione di scatti inediti e irrealizzabili che, secondo l’autore, «vogliono essere un atto d’amore per il pianeta e al tempo stesso un monito».
Info per visita
La mostra rimarrà aperta sino al prossimo 28 novembre e sarà visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
I visitatori dovranno essere muniti di Green pass e indossare la mascherina.
La mostra è arricchita da un catalogo bilingue italiano-francese (prezzo 15 euro, acquisto in loco) con testi di Sergio Ardissone, l’assessore regionale alla Cultura Jean-Pierre Guichardaz, Daria Jorioz e il sindaco di Aosta Gianni Nuti.
(g.g.)