Mappe aree interne, Caveri scrive a ministra Carfagna: Aosta unico polo di riferimento
Il documento dello Stato individuerebbe Ivrea quale polo di attrazione per molti comuni valdostani sulla base del solo criterio di prossimità
Mappe aree interne, Caveri scrive a ministra Carfagna: Aosta unico polo di riferimento.
L’assessore all’Istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate scrive alla ministra Mara Carfagna contestando una decisione tecnica assunta dallo Stato nel corso del recente aggiornamento della “Mappa aree interne”.
Il documento, parte di un’iniziativa nazionale volta a contrastare marginalizzazione e fenomeni di declino demografico delle aree interne del Paese, individuerebbe Ivrea quale polo di attrazione per molti comuni valdostani sulla base del solo criterio di prossimità. Pertanto, Caveri chiede alla ministra per il Sud e la coesione territoriale di revisionare la mappatura proponendo Aosta quale centro di riferimento di tutta la Regione autonoma Valle d’Aosta.
La lettera
La relazione proposta, sottolinea Caveri, «non sembra tenere adeguatamente conto delle specificità e delle peculiarità del territorio regionale». Questo «oltre a non tradurre le reali esigenze dei cittadini, non appare in linea con l’obiettivo stesso della Strategia nazionale per le Aree Interne, che vuole assicurare agli abitanti l’accessibilità ai servizi essenziali (istruzione, servizi socio-sanitari e mobilità)».
Istruzione
A essere fortemente messe a rischio dalla «scelta extraterritoriale» compiuta dello Stato, secondo Caveri, sarebbero innanzitutto le peculiarità linguistiche e culturali della regione nonché «l’autonomia regionale in ambito scolastico». Infatti, come osservato dall’assessore, «la valorizzazione della lingua francese, la tutela della minoranza linguistica Walser e la promozione del plurilinguismo sono elementi costitutivi dell’identità valdostana e non possono e non devono in alcun modo essere superati da un mero criterio di prossimità nell’accessibilità a determinati servizi».
Servizi socio-sanitari
In merito ai servizi socio-sanitari, altro punto di attenzione della Strategia nazionale della aree interne, Caveri fa notare alla ministra Carfagna che, oltre a utilizzare «prioritariamente le entrate derivanti dai contributi sanitari ad essa attribuiti e, ad integrazione, le risorse del bilancio regionale» la valle d’Aosta «promuove e privilegia lo sviluppo di politiche di integrazione con il territorio e pone in essere politiche volte a garantire la continuità assistenziale e la cura, anche investendo sull’assistenza specialistica ambulatoriale dislocata sul territorio».
Mobilità
Ultimo punto critico, infine, la mobilità regionale e i tempi di percorrenza delle strade locali. «In considerazione della morfologia territoriale peculiare e della conformazione dei territori comunali che si sviluppa quasi sempre entro un elevato campo di variazione dell’altitudine – scrive Caveri -, l’applicazione tout court dei criteri per il calcolo della distanza non restituisce una fotografia veritiera degli spostamenti sul territorio».
(g.g.)