Inchieste sanità, l’UV: «Condanna morale a Barmasse per fatti che non ha commesso»
«L’assessore non ha raccomandato nessuno - si legge in una nota -. Se ci fosse stata, nelle carte dell'inchiesta, la traccia di un suo intervento volto a favorire un candidato, non ci sarebbe stata una richiesta di non luogo a procedere»
L’assessore alla Sanità «Roberto Barmasse è al centro di una condanna morale per dei fatti che non ha commesso. Un’inchiesta è stata aperta ed è stata archiviata. L’assessore non ha raccomandato nessuno. Se ci fosse stata, nelle carte dell’inchiesta, la traccia di un suo intervento volto a favorire un candidato, non ci sarebbe stata una richiesta di non luogo a procedere». Così l’Union Valdotaine rompe il silenzio in merito alla bufera scatenata da quanto emerso dalle inchieste della Procura di Aosta sulla gestione della sanità in Valle. Anche se concluse con una richiesta di archiviazione, dalle indagini è emerso un quadro che da via Ollietti definiscono «sconcertante».
La posizione dell’Uv
In una nota l’Uv scrive: «Chiunque conosca Barmasse, non solo per le sue competenze professionali, ma anche per le sue qualità morali e umane, non ha dubbi sul fatto che la vicenda che lo ha “colpito” è lontana dal suo modo di agire».
Tuttavia, ritiene l’Union, «è necessario intervenire per chiarire alcuni aspetti, perché le cronache di questi giorni gettano un’ombra non solo sul lavoro di un assessore, ma anche sul Mouvement a cui appartiene. E si tratta di un’ombra che non ci piace. L’Uv intende stigmatizzare con forza ogni atteggiamento clientelare e ogni forma “oscura” di fare politica che nel tempo abbiamo combattuto e che non ci appartiene».
(f.d.)