Aosta: incontro con le organizzazioni artistiche e culturali per il futuro del Teatro Giacosa
L'invito è per venerdì 12 novembre alle 17; partecipanti e governo cittadino si confronteranno per vedere la possibilità di creare una co-progettazione per la gestione della struttura
Un incontro con le realtà dell’ambito culturale e artistico per provare a immaginare insieme il futuro del Teatro Giacosa.
Questo lo scopo dell’incontro, fissato per venerdì 12 novembre alle 17, proprio all’interno della struttura di via Xavier de Maistre, tra l’amministrazione comunale e le varie figure che potrebbero dare una mano nella definizione dei piani per il teatro cittadino.
La rinuncia
L’idea della “call” nasce dalla rinuncia dell’aggiudicatario alla gestione del Teatro Giacosa e del Caffé du Théâtre.
«Come già esplicitato – si legge in una nota -, l’amministrazione intende lasciare il percorso avviato» dal governo precedente «per ripartire dalla volontà espressa negli Indirizzi Generali di Governo 2020-2025».
In particolare, gli intendimenti riguardanti l’ambito culturale parlavano di «recuperare quegli spazi inutilizzati, come ad esempio il Teatro Giacosa, e costruire occasioni per coniugare promozione sociale ed economia dello spettacolo e delle arti per i giovani e permettere al teatro di vivere 250 giorni l’anno, dando casa a molte realtà vitali del territorio».
La call
Da qui, come detto, l’idea di coinvolgere «le realtà organizzate in ambito culturale e artistico del territorio», con l’invito esteso a «enti del terzo settore, associazioni di volontariato, APS e fondazioni», che vedano negli statuti «finalità culturali e artistiche, di inclusione, di promozione sociale, enti solidaristici e filantropici, scuole ed enti pubblici e privati con sede legale ad Aosta e/o nei comuni della Plaine che si occupano di produzioni e formazione nell’ambito delle arti performative, professionisti e tecnici dello spettacolo, gestori di teatri, auditorium e altri spazi ricreativo-animativo-culturali».
L’idea
L’obiettivo finale è quello di sondare la possibilità di arrivare alla creazione di un progetto di co-progettazione che «federi soggetti del territorio interessati a occupare e gestire il Teatro Giacosa e il Café du Théâtre senza fini di lucro, ma con l’obiettivo di utilizzare gli spazi per le nuove generazioni, per attività di formazione e animazione culturale insieme a iniziative di inclusione lavorativa per persone con differenti fragilità».
L’appuntamento
L’appuntamento, cui si potrà accedere solamente con il possesso del green pass, vedrà la presenza del sindaco Gianni Nuti, della vicesindaca Josette Borre, dell’assessore alla Cultura Samuele Tedesco e del capo di gabinetto Fabio Molino.
«Ci auguriamo ampia partecipazione»
È ottimista il sindaco Gianni Nuti.
«Indipendentemente dall’esito degli accertamenti che gli uffici stanno conducendo in merito alle modalità di recesso dell’ormai ex aggiudicatario – spiega il primo cittadino -, la sua rinuncia ci permette di cambiare strada, e di portare avanti l’idea in merito alla gestione di questi spazi che avevamo elaborato a partire dal programma di coalizione».
L’idea si concretizza in un «percorso condiviso, consapevole e all’insegna della responsabilità collettiva, che faccia leva sul patrimonio di idee, valori e progettualità espressione della società civile – continua Gianni Nuti -. Per questo motivo ci auguriamo una partecipazione ampia, consapevoli della necessità di attribuire a questi storici spazi d’arte e di tradizione un ruolo polivalente, radicato nella città e nella sua storia, costruito come un sistema integrato tra formazione e produzione, con l’obiettivo dichiarato di occupare il teatro per molti giorni ogni anno e non solo per alcuni, sporadici eventi».
(al.bi.)