Doposcuola: 17 iniziative al via con 29 educatori e 5 volontari
Sociale
di Cinzia Timpano  
il 10/11/2021

Doposcuola: 17 iniziative al via con 29 educatori e 5 volontari

La neonata Rete gestita dalla Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta coinvolge sette istituzioni scolastiche

Doposcuola: 17 iniziative al via con 29 educatori e 5 volontari. 

Hanno preso il via ieri, martedì 9 novembre, i primi 17 doposcuola parte della nuova Rete doposcuola lab gestita da Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta.

Il progetto – realizzato in partenariato con il Dipartimento di politiche sociali dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali, il Csv e il Dipartimento sovraintendenza agli studi – è stato presentato nel pomeriggio di ieri alla sede dell’assessorato di via de Tillier ad Aosta.

Il progetto Doposcuola

L’iniziativa si pone l’obiettivo di affiancare l’attività scolastica prevedendo momenti dedicati a uno studio assistito che ripercorra i programmi ministeriali e al contempo proponga ulteriori attività esterne che arricchiscano la normale offerta formativa con attività culturali e sportive che stimolino nei ragazzi competenze artistico-ricreative in un clima di benessere crescente per il singolo che possa avere ricadute positive anche su famiglie e società.

«Tale progetto è frutto di un’analisi preliminare dei bisogni specifici espressi dai vari istituti della Valle, trasformatasi, grazie a un lavoro intenso e complesso portato avanti dal mese di agosto, in una collaborazione fattiva con Regione e scuole capace di creare una rete che integri e affianchi i numerosi doposcuola già esistenti – ha spiegato Silvia Squarzino della cooperativa Enaip -.

Utilizzando gli spazi messi a disposizione dalle varie istituzioni e creando un rapporto di 1 a 6 che suddivida gli studenti in gruppi di 12 elementi ciascuno seguito da 2 educatori, puntiamo a permettere loro di interiorizzare il metodo di studio e le tecniche di apprendimento loro più congeniali».

I numeri del progetto

Principalmente rivolta ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, dove ancora scarseggiano progetti similari di sostegno post scolastico e aiuto nello studio e nello svolgimento dei compiti settimanali, Rete doposcuola lab coinvolge 7 istituzioni scolastiche diffuse capillarmente su tutta la regione.

«Con 29 educatori, 5 volontari e 2 coordinatori impiegati per circa 33 ore settimanali di servizio, l’iniziativa interessa 36 risorse umane di 33 anni di età media e genera quasi 480 ore di lavoro e 85 ore di volontariato in una sola settimana, che, speriamo, potranno essere incrementate in futuro – ha illustrato David Catani della cooperativa Noi e gli altri -.

A beneficiare del consistente investimento di circa 289 mila euro provenienti sia da fondi pubblici che da donazioni private saranno quasi 168 studenti per un totale di 170 famiglie italiane e non».

Il tavolo permanente

Rete doposcuola lab rappresenta soltanto una cospicua parte di una più ampia strategia che mira, oltre che a mappare i vari servizi di doposcuola già in essere sul territorio, a realizzare un tavolo permanente sul tema composto da collaboratori, psicologi ed esperti, il cui primo incontro è già stato realizzato venerdì scorso con esiti più che positivi.

«La costruzione della nostra rete non è di certo completa ma si svolgerà in itinere grazie all’azione trasversale di accompagnamento da parte di professionisti di pedagogia educativa e valutazione scolastica che affiancheranno gli educatori favorendo acquisizione e consolidamento di competenze ancorate saldamente sul territorio – ha concluso Patrik Vesan, segretario generale di Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta -.

Circa la metà degli alunni interessati rientra nelle categorie dei DSA o dei BES e pertanto vive in condizioni sociali di vulnerabilità o fragilità che richiedono approcci più individualizzati e assistenza continua capaci di arginare il disagio sociale crescente che i nostri giovani devono affrontare ogni giorno».

(giorgia gambino)

Cogne dice no ai Consigli comunali online per gli amministratori, la minoranza attacca
Il gruppo consiliare Ensemble pour l'Avenir de Cogne sottolinea «una decisione poco etica che lascia perplessi»; il sindaco Denis Truc: «va bene per la popolazione, non per i consiglieri che hanno preso un impegno nei confronti della comunità»
di Erika David 
il 31/10/2025
Il gruppo consiliare Ensemble pour l'Avenir de Cogne sottolinea «una decisione poco etica che lascia perplessi»; il sindaco Denis Truc: «va bene per l...