Prematurità: è la Giornata mondiale dei bambini extra small
Oggi, mercoledì 17 novembre, una quarantina di famiglie si ritroverà all'Arco d'augusto per iniziativa dell'Associazione Mano nella Mano per un piccolo momento di allegria con i bambini e un simbolico lancio di palloncini.
Prematurità: è la Giornata dei bambini extra small.
Ogni anno, la prematurità complica il 7% delle gravidanze.
Secondo la Società Italiana di Neonatologia, i nati pretermine sono almeno 35-40 mila ogni anno.
L’Italia è uno dei paesi con il tasso di mortalità più basso ma spesso ciò che manca è l’aiuto ai genitori che all’improvviso di ritrovano davanti a una realtà che non è certo quella immaginata, di un rientro a casa sereno e di un periodo di conoscenza reciproca e ambientamento.
Non sono bambini malati, in ritardo o ‘meno’ rispetto ad altri, ma sono bimbi che hanno avuto fretta di venire al mondo.
Sono stati efficacemente definiti bambini taglia extrasmall, piccoli che si aggrappano alla vita con tenacia, sostenuti dalle famiglie e dal personale delle terapie intensive neonatali degli ospedali.
A sostegno dei genitori che si sono ritrovati catapultati nelle terapie intensive neonatali, nel 2016 è nata l’associazione Mano nella mano, presieduta da Cristina Droz, mamma tra cielo e terra di Lucrezia, nata pretermine a 26 settimane, 920 grammi di peso e di Leonardo, il gemellino di 795 grammi che non ce l’ha fatta.
«Purtroppo è stato un altro anno di totale assenza dalla Patologia neonatale – spiega Cristina Droz -.
Come lo scorso anno, non abbiamo potuto essere presenti in reparto per evidenti questioni di sicurezza.
Non abbiamo fatto mancare il nostro sostegno ai genitori attraverso telefono e mail, o attraverso il contatto con le infermiere, anche se certo non è questa la modalità che auspicavamo dopo un anno di stop.
Non ci stancheremo di dirlo, servono informazione e consapevolezza.
I futuri genitori devono essere informati, devono potersi preparare a questa eventualità.
La realtà può non essere quella sognata in gravidanza, ma è un alternarsi di paure e di emozioni confuse.
Non puoi tenere tuo figlio tra le braccia, lo vedi attraverso il vetro di una incubatrice, con fili, tubicini e monitor.
E spesse volte, i tempi non sono affatto brevi.
Essere informati significa affrontare quei tempi con maggiore serenità, con la possibilità, pur nelle limitazioni, di stare con il proprio bambino e di sentirsi compresi e mai soli».
Prematurità: la Giornata di oggi
Per le restrizioni legate all’emergenza sanitaria non è possibile organizzare la consueta mostra fotografia all’ospedale Beauregard rallegrata dalla merenda.
«Ma dopo lo stop dello scorso anno, non volevamo assolutamente che la giornata passasse in sordina – prosegue Droz -.
Così, oggi pomeriggio, a partire dalle 17, ci ritroveremo all’Arco d’Augusto, per celebrare en plein air e in semplicità la Giornata.
A far divertire i bambini ci sarà Mago Merlino e aspetteremo il calar della luce per ammirare l’Arco d’Augusto che si tingerà di rosa e azzurro, i colori associati ai fiocchi nascita.
Hanno aderito una quarantina di famiglie di bambini nati pretermine, ma nel rispetto del distanziamento e indossando la mascherina, il pomeriggio è aperto a tutti».
Interverranno la presidente dell’associazione Cristina Droz e un papà porterà la sua testimonianza.
A conclusione del pomeriggio, si terrà un lancio di palloncini, che simbolicamente raggiungeranno le manine dei bimbi prematuri di tutto il mondo.
Nella foto d’archivio, in alto, alcune volontarie dell’associazione Mano nella Mano; al centro, in piedi, la presidente Cristina Droz.
(cinzia timpano)